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Gli Elicotteri Agusta-Bell AB-47 con le Forze di Polizia italiane. Guardia di Finanza Carabinieri Corpo delle Guardie di P.S.

Il volume, frutto del lavoro di Maurizio di Terlizzi, è la storia definitiva sugli elicotteri AB47 in servizio con le forze di polizia italiane. Il libro, in formato A4 verticale, è il gemello del predecessore sui Beechcraft C45. 246 pagine farcite di informazioni e foto, per sapere tutto, ma davvero tutto sulla storia di questa macchina. 

 

 

Pagine 244

Formato 30x21

Copertina brossura

Lingua ITA (Italiano) 

Prezzo di copertina 39 euro

 

Acquistabile qui:

Gli Elicotteri Agusta-Bell AB-47 con le Forze di Polizia italiane. Guardia di Finanza Carabinieri Corpo delle Guardie di P.S.

 

Una lettura estremamente interessante, che colma ogni dubbio su tutti gli elicotteri AB-47 impiegati in Italia dalle Forze di Polizia.

Non mancano i vari riferimenti, matricola per matricola.

Non può mancare nella libreria di casa.

Noi ve lo consigliamo.

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Editoria: In volo dal 1959, 65 anni di volo in 65 racconti

Nel 2024 Bruno Servadei festeggerà sessantacinque anni di volo, che corrisponderebbero in una vita di coppia a un matrimonio di platino. Ha sempre volato fin dal 1959 quando, diciottenne cadetto dell’Accademia, ha iniziato prima un North American T-6 Texan e successivamente un Lockeed T-33 Shooting Star, per passare poi a macchine operative decisamente più impegnative come il cacciabombardiere Republic F-84F Tunderstreak e il caccia intercettatore Aeritalia l’F-104S Starfighter, Oggi, giunto al suo ottantatreesimo anno di vita, continua a volare con un ultraleggero avanzato.

Anche l’attività di pilota civile si è svolta prioritariamente su due velivoli ultraleggeri: l’Eurostar prodotto in Repubblica Ceca e l’FL 100 costruito artigianalmente nella pianura pontina. Inoltre, ha fatto parte di una piccola pattuglia acrobatica, la “Blu Circe”, grazie alla quale ha conosciuto un nuovo aspetto del mondo del volo, quello più spettacolare, e ha potuto partecipare a diversi Air Show, italiani ma anche esteri, persino in Cina.

Nonostante tutti questi anni di attività non ha molte ore di volo, ha forse superato di poco le 6000. Ma se le è godute tutte, una per una. Spesso si vantano le ore di volo come parametro di esperienza acquisita, ma è una valutazione che non rende bene l’idea. Un pilota civile di linea acquisisce centinaia di ore di volo stando seduto su una comoda poltrona con un autopilota che fa tutto o quasi da solo: in un intero volo di ore e ore fa solo l’atterraggio e, a volte, manco quello. Ma lui stesso è pronto ad assicurare che anche solo 20 minuti di volo a bordo di un caccia di ultima generazione in un poligono di combattimento, o anche su un velivolo civile da acrobazia estrema, possono non trovare alcuna equivalenza in decine e decine di ore di volo sia commerciale che turistico.

 

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Editoria: Un cielo di guai

Qualche mese fa, rientrando dalle vacanze in aereo, a causa del meteo siamo stati costretti ad una "diversion", ovviamente poco contenti di essere atterrati a Verona, la nostra città, avendo l'auto parcheggiata presso l'aeroporto di partenza e della destinazione originale, ovvero Bergamo.

Nonostante non siamo proprio a digiuno in materia aeronautica e ben consapevoli di tutte le implicazioni che comporta un atterraggio in un aeroporto alternato per i passeggeri, l'equipaggio e la compagnia qualche malumore lo abbiamo espresso, pochi a dire il vero e più alla cattiva organizzazione a terra, che all'equipaggio che poco può di fronte all'imponderabile meteo avverso.  

Ebbene, nonostante conosciamo molti degli aspetti aeronautici, sappiamo cosa succede nelle sale equipaggi degli aeroporti, cosa succede in cabina di pilotaggio, e a quali piloti ci affidiamo ? 

E' chiaro che se saliamo su un aereo, anche un piccolo aereo da turismo, riponiamo la massima fiducia su chi è ai comandi, ma siamo sicuri che nel momento critico al di là della porta chiusa ci sia sempre una persona in grado di reagire prontamente ?

Il libro in questione, "rubato" alla nostra dolce metà, originale acquirente con tanto di dedica dell'autore, "Un cielo di guai" vuole mostrare questo aspetto del comando attraverso una lettura fresca, piacevole e veloce, senza appesantire la storia con una terminologia troppo tecnica e in caso assolta da note didascaliche a parte.

La storia, forse come spiega l'autore è enfatizzata, ma gli innumerevoli "grattacapi" che  succedono al Com. te Marina Gallinari e al suo Primo Ufficiale, sono quanto di più normale deve gestire un equipaggio durante una giornata tipo di lavoro. 

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LoGisma, le ultime novità in ambito aeronautico

Nell'anno che vede l'Aeronautica Militare Italiana festeggiare i suoi primi 100 anni di vita la Casa Editrice LoGisma  presenta tre nuovi libri aeronautici.  

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Editoria: Premiazione concorso letterario "Afganistan, ieri oggi e domani"

“Afghanistan, ieri, oggi e soprattutto domani” è il titolo del Concorso letterario che il giorno 20 ottobre prossimo, alle ore 17:00 avrà la sua cerimonia di chiusura e di premiazione presso l’Ambasciata della Repubblica Islamica di Afghanistan a Roma

L’evento rientra in una serie di iniziative intraprese dall’ambasciatore Khaled Ahmad Zekriya intese a rafforzare la conoscenza dell’opinione pubblica sull’attuale situazione del suo Paese.

Saranno presenti gli Autori delle pubblicazioni che hanno concorso al premio e che parteciperanno alla Tavola Rotonda, insieme ad esperti, giornalisti e studiosi della situazione afghana, organizzata in occasione della consegna del premio letterario.

L’intento è di promuovere un ampio confronto di idee e di opinioni per ipotizzare future iniziative che possano favorire un miglioramento della condizione dell’Afghanistan e dei diritti delle donne afghane a cui è negato di vivere.

Ospiti della Tavola Rotonda: la senatrice europarlamentare Cinzia Bonfrisco, il peacekeeper Andrea Angeli e padre Giuseppe Moretti che ha condotto la diocesi a Kabul per quasi trent’anni sino al 2015.

 

 

 

 

Press release by Logisma

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Editoria: I Diavoli Rossi. 6° Stormo caccia “Alfredo Fusco”

Ed eccoci a recensire l’ultima nostra lettura, un altro libro sui Diavoli Rossi, e mi accorgo dopo averlo riposto in libreria che ormai i titoli si sprecano sull’argomento.

E quindi perché Giorgio Ciarini, autore, si cimenta in questa nuova impresa? 

Perché questa volta il libro è una retrospettiva fotografica e storica del 6° Stormo, prendendo in esame ogni peculiarità della base nella bassa bresciana. 

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Editoria: I Beechcraft C.45 in servizio con l’Italia

Leggere prima il libro o andare a vedere dal vivo l’aereo?

Un bel dilemma, ma vista la distanza da Roma, gli impegni ecc, forse è il caso di leggere prima il libro.

Questo poco prima di organizzare il viaggio a Roma per il Centenario dell’Aeronautica Militare, quindi perché non provare ad organizzare una visita al Museo Storico del Servizio Aereo della Guardia di Finanza a Pratica di Mare?

Un breve scambio di mail con l’amico Maurizio di Terlizzi, curatore del museo nonché autore del libro e il gioco è fatto, a questo punto probabilmente vedremo prima l’aereo….

Sulla visita al Museo dedicheremo un intero report prossimamente, quindi avendo "toccato" con mano “Icaro 18”, non appena tornati a Verona la curiosità di iniziare il libro ha preso il sopravvento e in una decina di giorni lo abbiamo divorato.

Il volume è abbastanza corposo, 244 pagine con 413 fotografie oltre che dell'autore di moltissimi fotografi, 10 disegni e 7 profili a colori.

Si pone come una guida completa dei Beechcraft C.45 che hanno presta in servizio in Italia, soffermandosi sulla storia e il loro impiego fino agli ultimi esemplari volanti.

La parte più interessante è ovviamente il lavoro di recupero di Icaro 18, partendo da un'idea dell'autore, dal recupero presso l'Istituto tecnico torinese dove era "depositato", con una mole di lavoro imponente, fino al trasferimento a Roma per il restauro. 

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Editoria: Piloti di se stessi

Qualsiasi obiettivo ambizioso si raggiunge con un primo passo: decidere di mettersi in gioco.

CONTENUTO: Chi non ha sognato almeno una volta di essere un pilota di caccia? L’ex pilota di marina, Clemente Ingenito, oggi pilota civile, con questo libro ci racconta la sua storia, emozionante e avvincente, e condivide con noi i suoi pensieri e le sue personali riflessioni sulla vita. La sua esperienza e le sue parole suscitano in noi grande attrattiva e forti emozioni, perché i suoi consigli ci fanno sperare di avere tutti una seconda chance:

quella di poter realizzare i nostri sogni. Bisogna mettersi in gioco e volerlo fortemente. Ultimamente stiamo vivendo ad un ritmo sempre più accelerato, ma Ingenito ha trovato il tempo di fare una pausa, recuperare i suoi ricordi, riflettere e desiderare di trasmetterci l’entusiasmo e la forza d’animo che solo la consapevolezza di lottare per un obiettivo, un ideale, il raggiungimento di un traguardo, ci sanno dare. Soprattutto quando è il momento di cambiare le cose che non ci soddisfano più.

Clemente Ingenito, appassionato di aerei sin da bambino, ha conseguito il brevetto da pilota ad appena 17 anni, diplomandosi poi perito aeronautico ed entrando nel 1987 in Marina presso l’Accademia navale di Livorno. Vince il concorso interno per ufficiali piloti partendo successivamente per gli Stati Uniti dove frequenta la scuola della U.S. Navy. Selezionato per il Corso STRIKE americano, ovvero il “jet school”, ottiene l’abilitazione a pilotare l’AV-8B Harrier II Plus, diventando il primo pilota italiano ad atterrare con un jet sulla portaerei americana, l’USS John F. Kennedy CV-67. Ha fatto parte del famoso squadrone delle Pecore Nere VMA 214 “The Blacksheep” durante il periodo della guerra del Golfo. Dal 1993 al 1999 è stato in forza alla Portaerei Garibaldi, partecipando a diverse campagne militari tra cui la Somalia, l’Albania e il Kosovo. Termina la carriera militare col grado di Tenente di Vascello e con più di trecento appontaggi effettuati su diverse portaerei. Oggi è Comandante di Airbus A-320 di ITA-Airways. 

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I cento anni del Dornier Wal

L’idrovolante degli anni Trenta più diffuso al mondo.

Fece il suo volo inaugurale a Boccadarno il 6 novembre 1922

Il 6 novembre del 1922 le acque di Boccadarno videro decollare per la prima volta una nuova creatura denominata da subito “barca volante”. Si trattava di un Dornier Wal, un vero gioiello della tecnica per l’epoca. Grazie alla costruzione interamente metallica (con un materiale allora innovativo, il duralluminio) quel velivolo metà natante e metà aeroplano, seppe imporsi in breve tempo in molti paesi.

Marina di Pisa era stata scelta per la costruzione di questo nuovo idrovolante per le apprezzate capacità delle sue maestranze che già lavoravano su macchine similari, ma in legno, negli stabilimenti di Boccadarno che poi diventeranno la CMASA, Costruzioni Meccaniche Aeronautica S.A.. Fu il progettista stesso del Wal, l’ingegnere tedesco Claude Dornier a scegliere quella fabbrica toscana, poiché all’indomani della prima guerra mondiale non avrebbe potuto costruire aeroplani in Germania.

La scelta fu ripagata dalla qualità e dal successo del prodotto, che ben presto sarà venduto sia in versione civile che militare alle forze armate di moltissimi paesi. A Marina di Pisa, un grande contributo al progetto e alla produzione fu dato dall’ingegnere torinese Guido Guidi che apporterà significative migliorie al Wal.

La struttura metallica e i caratteristici sponsons (galleggianti) ne facevano una macchina capace di ammarare su ogni superficie d’acqua, dal fiume al lago, all’oceano.

Il robusto Dornier Wal (che in tedesco significa “balena”) sarà un incomparabile protagonista non solo per l’industria aeronautica dell’epoca ma per la fortuna stessa del marchio Dornier. Infatti, per la sua efficacia e affidabilità divenne determinante per molte imprese ormai leggendarie di pionieri del volo come Antonio Locatelli, Ramon Franco, il tentativo di missione polare di Roald Amudsen, la traversata dell’Atlantico da parte di von Gronau e molti altri. 

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TOPGUN, la vera storia di una leggenda

Nell'anno dell'uscita, nella sale cinematografiche, del sequel di Top Gun del 1986, "Maverick", arriva anche il libro "Top Gun".

Non si parla però di Tom Cruise o Val Kimmer, ma della vera Fighter Weapons School dalla testimonianza diretta del suo creatore e primo comandante Dan Pedersen.

Se nel primo film si era appena accennato al motivo della creazione della Top Gun, qui si entra nel dettaglio e si spiegano le motivazioni della scuola che hanno, in poco tempo, ribaltato le sorti dei duelli aerei che in Vietnam erano impietosamente a sfavore degli aviatori americani, ormai disabituati al combattimento manovrato.

Con mezzi relativi e un budget altrettanto scarso, la visione di uomo coadiuvato da altri otto colleghi, gli "Original Eight" ha risollevato le percentuali delle vittorie a livelli incredibili, insegnando nuovamente a combattere a generazioni di giovani piloti che si possono fregiare del brevetto "Top Gun".

In poco meno di 400 pagine si descrivono le varie fasi, non senza intoppi, che hanno permesso di creare l'elite dei piloti da caccia.

Veramente interessante la disamina dell'ultimo capitolo sui caccia di nuova generazione, impressioni di un tecnico, un profondo conoscitore della materia.

Considerazioni che possono trovare o meno d'accordo il lettore, ma che lasciano quanto meno dei punti interrogativi sulla materiale che negli ultimi anni sembra più politico/commerciale che militare.

Il libro si può acquistare nei soliti canali come Amazon, IBS e Mondadori, è disponibile anche in versione Kindle e di seguito riportiamo i dati:  

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