"Celebriamo oggi il Giorno dell'Unità Nazionale e, in questa giornata, rendiamo onore alle Forze Armate che, con la loro dedizione e il loro contributo, hanno consentito all'Italia di divenire uno Stato unito, libero e democratico". Sono le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un messaggio al ministro della Difesa Crosetto.
La Soko nasce nel 1950 da una sezione della Ikarus, e prende subito il nome di “Preduzece Soko” per poi essere ribattezzata "Soko Vazduhoplovna Industrija, RO Vazduhoplovstvo". E’ un’azienda che collabora attivamente con l’Istituto Tecnico Aeronautico di Belgrado per la costruzione di aerei e prende sede a Monstar, nell’attuale Bosnia Erzegovina.
Realizza tra gli altri il Galeb, modello di punta della sua produzione e negli anni 80 intraprende una collaborazione con la Novi Avion per sviluppare un caccia multiruolo supersonica di quarta generazione per l’aeronautica Jugoslava, progetto che non andrà mai operativo a causa della guerra e dell’embargo applicato di conseguenza.
Nella giornata del 10 agosto abbiamo assistito alle operazioni di lancio dei paracadutisti del U.S. Army assegnati al 54° Battaglione Genio della 173ª Brigata aviotrasportata.
I militari, arrivati alla base di Aviano in Pullman, sono stati caricati su due C-130 dell’ 86° Air Wing del U.S. Air Force e si sono paracadutati presso la Juliet Drop Zone, a Dandolo (PN).
Nell'anno dell'uscita, nella sale cinematografiche, del sequel di Top Gun del 1986, "Maverick", arriva anche il libro "Top Gun".
Non si parla però di Tom Cruise o Val Kimmer, ma della vera Fighter Weapons School dalla testimonianza diretta del suo creatore e primo comandante Dan Pedersen.
Se nel primo film si era appena accennato al motivo della creazione della Top Gun, qui si entra nel dettaglio e si spiegano le motivazioni della scuola che hanno, in poco tempo, ribaltato le sorti dei duelli aerei che in Vietnam erano impietosamente a sfavore degli aviatori americani, ormai disabituati al combattimento manovrato.
Con mezzi relativi e un budget altrettanto scarso, la visione di uomo coadiuvato da altri otto colleghi, gli "Original Eight" ha risollevato le percentuali delle vittorie a livelli incredibili, insegnando nuovamente a combattere a generazioni di giovani piloti che si possono fregiare del brevetto "Top Gun".
In poco meno di 400 pagine si descrivono le varie fasi, non senza intoppi, che hanno permesso di creare l'elite dei piloti da caccia.
Veramente interessante la disamina dell'ultimo capitolo sui caccia di nuova generazione, impressioni di un tecnico, un profondo conoscitore della materia.
Considerazioni che possono trovare o meno d'accordo il lettore, ma che lasciano quanto meno dei punti interrogativi sulla materiale che negli ultimi anni sembra più politico/commerciale che militare.
Il libro si può acquistare nei soliti canali come Amazon, IBS e Mondadori, è disponibile anche in versione Kindle e di seguito riportiamo i dati:
L’Esercitazione, organizzata dall’Aeronautica Militare tramite il Rescue Coordination Centre (RCC) del Comando Operazioni Aerospaziali (COA), ha visto la partecipazione di 13 aeromobili delle Forze Armate e dei Corpi Armati dello Stato
Si è conclusa la "Grifone 2022", la principale esercitazione di Ricerca e Soccorso aereo dal carattere interforze, intergovernativo ed internazionale pianificata e condotta ogni anno dall'Aeronautica Militare, in collaborazione con il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS), nell'ambito dell'accordo internazionale SAR.MED.OCC. (SAR Mediterraneo Occidentale).
ELTA's CAEW aircraft pioneered the current worldwide trend of using high performance fuel-efficient business jets for Airborne Early Warning and Control (AEW&C) solutions. Installed on the Gulfstream 550 aircraft, the CAEW is equipped with the latest generation of AESA Radar using GaN technology coupled with other advanced sensors and intelligence systems. Furthermore, the CAEW offers a NATO interoperability communication suite and IFF system.
Si è appena concluso Aero 22, non abbiamo ancora varcato il cancello d’uscita e il comunicato ufficiale della chiusura ci arriva via mail snocciolando i numeri:
633 espositori a coprire “quasi completamente” i padiglioni, 27700 operatori professionali provenienti da 75 nazioni nel mondo.
Il libro ““Exit Tragedy. Pensare che volevamo la pace per l’Afghanistan” di Maria Clara Mussa e Daniel Papagni, uscito con la Casa Editrice LoGisma, è attualmente finalista al Premio Cerruglio (Montecatini Terme), un concorso letterario nazionale di saggistica d'attualità!
Presentato all’ambasciata dell’Afghanistan a Roma lo scorso 8 marzo, tratta una raccolta di testimonianze e di aneddoti che gli autori hanno voluto raccontare per rendere omaggio sia a coloro, che, nel corso dei venti anni di missione definita di pace, hanno sacrificato la propria vita per rendere il Paese meno disastrato, sia alle donne afghane che stanno subendo le peggiori angherie da parte dei talebani ora al governo.
Nel corso di questi venti anni di missione, ora da molti considerati spesi un modo inutile, vista la situazione che si è creata dopo l’abbandono del Paese da parte della Nato, gli autori hanno compiuto numerose missioni giornalistiche, sia embedded con i contingenti internazionali, sia unembedded, frequentando da vicino la popolazione afghana e condividendone le abitudini.
Hanno incontrato da vicino personalità afghane, le forze speciali americane; donne afflitte dalle imposizioni, storie accompagnate da immagini forti e significative.
E un capitolo è dedicato ai 53 Italiani caduti in Afghanistan, perché non sia dimenticato il loro estremo sacrificio.
Press release by LoGisma
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