
Domenica 18 maggio, non si sono nemmeno raffreddati i motori Rolls-Royce Viper dei 9 Aermacchi MB-33PAN che hanno partecipato al breve, ma interessante, Air Show di Desenzano del Garda, che già il web è inondato di foto e video di quanto appena visto sul litorale gardesano, e come da prassi si scatenano le polemiche su quanto inutili, inquinanti, costosi siano eventi come quello appena terminato.
I social, è nostra convinzione, siano un utilissimo palco dove poter esternare le proprie opinioni, ma ultimamente sempre con meno intelligenza o cognizione di causa.
Spesso, senza un minimo di conoscenza, nessuna informazione o addirittura rimpinzati di fake news, figuriamoci aver letto qualche articolo di economia ci si lancia in critiche sanguinarie senza pensare che all’estero manifestazioni simili fruttano incassi con molti 0 e per gli stessi partecipanti, nel caso di prodotti italiani, sono un biglietto da visita del saper fare nazionale, vedi Leonardo.
Le critiche, se proprio si debbono fare, si facciamo al sistema tutto italiano che ormai ha relegato gli "Air Show" sui litorali marini o lacustri, dove i molti appassionati accorrono per ammirare le Frecce Tricolori (non Tricolore), ma potrebbero essere molti di più se lo spettacolo fosse su un aeroporto dove oltre alle evoluzioni in cielo si può ammirare anche le manovre di decollo e atterraggio e avvicinarsi alla statica per poter “quasi toccare” gli aerei partecipanti (vedi il Fly Party di Hag).
Non è un segreto che durante i vari Open Day, il numero degli ingressi si esaurisca a tempo di record e poco conta se poi al termine di Air Show come questo di Desenzano vengono snocciolate cifre da far invidia ad eventi come il Tattoo o il Flying Legend, solo per citarne due a caso.
Il pubblico presente, non è sempre un appassionato, anche se poi spesso apprezza quello che vede, a volte è un pubblico che in quella località già c’era, come villeggiante o semplice turista della domenica che in compagnia della famiglia approfitta della bella giornata di sole.
Spesso, ne abbiamo prova testimoniale personale, il villeggiante è infastidito dalla confusione che eventi del genere creano, la calca della gente sulla spiaggia dove magari vuol godersi un po’ di tranquillità, l'impossibilità di fare il bagno dato che l'area antistante i display è segregata alla balneazione, la viabilità, già di per se' critica in alcune località, messa a dura prova se non mandata in crisi, sono elementi che portano più critiche che benefici.
Non ci stuferemo mai di dire che gli Air Show sono spettacoli, tanto quanto un film al cinema o un concerto, o un evento sportivo, quindi va pagato un biglietto, per garantire all'organizzazione un programma adeguato ed interessante, all’estero funziona così e funziona bene.
Parole, parole cantava la bellissima Mina.
Per noi Desenzano è un'uscita estremamente poco impegnativa, la breve distanza concilia l'uso della moto che salva all'arrivo, ma soprattutto al ritorno ed evita code interminabili, e quindi con un occhio al meteo e uno ai partecipanti mettiamo in programma la partecipazione.
Abbiamo parlato di breve, ma interessante programma, un paio di ore piene, che a differenza di altri ha proposto anche interventi militari.
Estremamente dinamici i display della Guardia Costiera, intervenuta con un Leonardo AW-139CP da Pescara e la Guardia di Finanza dalla base di Venegono con un UH-169A. Entrambi, con il supporto delle motovedette di corpo, hanno dato vita ad un inseguimento ad alta velocità, una simulazione di quanto però avviene quotidianamente in materia di repressione dei reati di contrabbando nelle nostre acque territoriali.
La Guardia costiera ha effettuato anche una simulazione di SAR con recupero di un naufrago con il verricello, anche questa, un'operazione quasi quotidiana per le donne e gli uomini delle varie Capitanerie di Porto sul territorio.
Fumogeni e musica per i programmi di Paolo Pocobelli con il suo CAP-10 e Andrea Pesenato con il CAP-231, entrambi piloti acrobatici che non hanno bisogno di presentazioni.
Ricordiamo però che Paolo Pocobelli è un pilota, capo istruttore presso la flight academy dell'Aeroclub di Verona Boscomantico, paraplegico, a causa di un incidente che non ha di certo fatto perdere la grinta, anzi con una grande forza di volontà ha dato vita all'associazione "Ali per tutti", che promuove l'inclusione al volo nonostante la disabilità.
Immancabile il Comandante Guerra con il suo Savage anfibio.
Fabio Guerra, ex pilota militare su F-104, istruttore di volo e volontario di Protezione Civile della Squadra Volo Emergenze, ha mostrato le doti di estrema manovrabilità del suo Savage con ripetute virate strette e atterraggi dullo specchio d’acqua di fronte al pubblico.
Novità di questa edizione 2025 il team Yak Italia con due Yak-52 che hanno disegnato con i fumi sul cielo gardesano figure e manovre acrobatiche.
L’Aeronautica Militare è radicata sul territorio.
Nel passato non si può non citare il famoso idroscalo dove il Reparto Alta Velocità ha scritto pagine memorabili con le edizioni della Coppa Schneider e i suoi piloti, tra tanti il Maresciallo Agello detentore del record, tuttora imbattuto, di velocità su idrovolante.
Il presente e il futuro vuol dire Diavoli Rossi della vicina base di Ghedi.
Ecco quindi impossibile non vedere una rappresentanza del 6° Stormo con una coppia di Tornado, un aereo che è prossimo alla dismissione dopo una lunga carriera operativa e che si appresta a passare il testimone al caccia di 5^ generazione F-35, presente anch’esso con una coppia di velivoli.
Passaggi ad alta velocità, o più lenti, nel caso degli F-35 con le baie dell’armamento aperte hanno infiammato gli spettatori.
L’orario previsto per il display della PAN è giunto, saranno fumi bianchi nella giornata di sabato, e colorati per la domenica, la biga che coordina i piloti in volo è presidiata dal Comandante Franco Paolo Marocco e lo speaker annuncia il prossimo arrivo sopra la spiaggia d’Oro.
Sulle note dell’inno nazionale entrano prepotentemente sul lago di Garda.
Ne aspettavamo 7, ma l’operatività del reparto di supporto e manutenzione deve aver lavorato alacremente dopo l’inconveniente di Pantelleria permettendo una formazione quasi al completo.
La voce coinvolgente del Maggiore Giovanni Lo Presti guida gli sguardi del pubblico per tutta l’esibizione, che si conclude con il classico tricolore lungo quattro chilometri che incornicia lo specchio d’acqua di fronte Desenzano.
Lo show aereo è terminato, ma non lo spettacolo per il pubblico che può ancora godere, nel centro cittadino, dei vari stand a corollario della manifestazione per chiudere in bellezza il fine settimana Desenzanese.
Per noi il prossimo appuntamento con la PAN sarà a casa loro, a Rivolto il 6 e 7 settembre dove festeggeremo con loro i 65 anni di attività con un Air Show che ci aspettiamo spumeggiante.
The Aviation
Queste e le altre foto della giornata sono scaricabili al seguente link: Desenzano Air Show 2025
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