Il 5 aprile scorso è stata la data del Phase Out, un termine inglese elegante che da tempo ha preso il posto del più italiano “dismissione”, del velivolo AMX (Ghibli).
Difficile scrivere in breve una storia che ha riempito intere pagine di libri, e che ormai ha già sviscerato ogni particolare, ogni “segreto”, di un aereo che si è ben ritagliato un posto nella storia, ma dopo 35 anni di onorato servizio in Aeronautica Militare cede giustamente il passo, e come un vecchio guerriero stanco si merita il giusto riposo.
Sulla base di Istrana, sede del 51° Stormo, unico ad averlo ancora in carico, il 5 aprile scorso si sono riuniti in tanti, personale AM, piloti che hanno avuto il privilegio di volarlo e personalità civili e militari per dare il saluto all’aereo che dal 1988, anno delle prime consegne proprio al 103° Gruppo del 51° Stormo, ha equipaggiato numerosi Gruppi e Stormi in Italia.
Sviluppato a seguito di una specifica di Aeronautica Militare del 1977 per la fornitura di un velivolo in grado di sostituire gli F-104 e il G-91 in alcuni compiti come la ricognizione o l’attacco al suolo, in un periodo in cui l’Italia stava già sviluppando con il consorzio Panavia il progetto Tornado, si voleva realizzare un aereo più compatto, leggero, ma soprattutto con una gestione meno onerosa della macchina.
Aeritalia, insieme ad Aermacchi risposero alla richiesta nel 1978 con il progetto AM-X (Aeritalia Macchi – Experimental).
Nello stesso periodo la Forza Aerea Brasiliana era impegnata nello sviluppo di un analogo velivolo con Embraer e nel 1981 si siglò l’accordo per lo sviluppo di 6 prototipi.
Il resto è storia con i primi aerei assegnati al 51° Stormo e al Reparto Sperimentale Volo nel 1988 e a seguire al 13° e 101° Gruppo del 32° Stormo, al 132° Gruppo del 51° Stormo, al 14° Gruppo del 2° Stormo e al 28° Gruppo del 3° Stormo che lasciò definitivamente gli RF-104G.
La sua vita operativa non procedette sempre in modo brillante, soffri di numerosi incidenti, alcuni gravi che ne obbligarono la messa a terra in un paio di occasioni.
Sotto accusa il motore Rolls-Royce Spey ritenuto sottodimensionato e un progetto vecchio non in grado di favorire le buone doti di manovrabilità dell’aereo.
Oltre ai 6 prototipi, di cui uno perso in un incidente, furono in totale 136 gli esemplari (110 monoposto e 26 biposto) consegnati ad Aeronautica Militare, mentre solo 56 quelli che andarono in Brasile.
Con il grosso programma di aggiornamento ACOL (Aggiornamento delle Capacità Operative e Logistiche) nel 2012, venne introdotto un sistema di navigazione GPS inerziale e capacità per nuovi armamenti, oltre ad un nuovo sistema IFF e capacità notturna con nuovi display MDF a colori.
Nella sua lunga vita operativa ha accumulato oltre 240 mila ore di volo, di cui oltre 18500 in operazioni reali.
Si è messo in evidenza in diversi teatri operativi esteri in moltissime operazioni ed esercitazioni anche in ambito NATO, con funzione di interdizione e attacco al suolo, oltre che di scorta e sorveglianza, dalla ex Jugoslavia, al Kosovo, fino all’Afghanistan, Libia, Iraq e Kuwait.
Ma anche in patria si è distinto dove è stato utilizzato tra l’altro in preziose missioni di ricognizione fotografica in favore della popolazione durante alcune calamità naturali come il terremoto in Emilia o l’alluvione in Sardegna o ancora, a supporto delle forze dell’ordine a contrastare l’annosa piaga malavitosa della Terra dei Fuochi in Campania.
I velivoli rimasti ancora in servizio, dopo la giornata del Phase Out, si trasferiranno presso l’aeroporto di Piacenza, sede scelta per il futuro Flying Museum di Aeronautica Militare che ha intrapreso un percorso di conservazione del proprio patrimonio volante.
La giornata
L’evento, così come gli ultimi, è stato preceduto da un fortissimo tam tam mediatico, nessuno voleva mancare e se consideriamo che solitamente giornate come queste sono riservate al personale e ai familiari di chi ha operato a vario titolo sulla macchina, accettare 400 Spotter e dedicargli orari e postazioni riservate, in modo da poter fotografare in tranquillità e soprattutto in favore di luce è stato veramente uno sforzo enorme.
Dover gestire oltre 10000 persone, con tutto quello che ne consegue, e mantenere operativo un aeroporto è stato veramente un super lavoro per il Com. Chiadroni e tutto il personale della base.
Nonostante le già ben ampie problematiche, e la certezza iniziale di non poter andare a sud nella solita posizione per essere in favore di luce, all’ultimo minuto è arrivata la mail che ci autorizzava a disporsi sotto torre, con il sole alle spalle, inoltre per agevolarci durante l’arrivo, è stato anticipato l’ingresso un’ora prima del normale afflusso.
Non c’è che dire, un vero cambio di rotta, da parte di Aeronautica Militare, nei confronti dei tanti appassionati del 51° Stormo, che ormai ci ha abituati bene e ci regala tutta la sua disponibilità in occasioni come queste.
A onor del vero, il “cambio di rotta” lo abbiamo notato anche in altre basi e di questo possiamo solo ringraziare chi ha la lungimiranza di capire che gli spotter possono essere una risorsa preziosa.
Presto, quindi, molto presto, la coda delle auto era già lunga, ma nonostante tutto siamo arrivati in postazione per gli accrediti mentre i piazzali oltre la pista erano ancora deserti.
A questo punto è iniziata l’attesa con un occhio al cielo dove un timidissimo sole cercava di bucare una fastidiosa velatura che è rimasta quasi tutta la mattina.
Non appena la grande tribuna, allestita per l’occasione, si è popolata sono iniziati i voli con una formazione di AMX con in testa lo “special color” creato per l’evento.
Alcuni passaggi in formazione, prima da soli e poi insieme ad un Eurofighter, un Tornado e un F-35, questi ultimi provenienti dalla vicina base di Ghedi, hanno anticipato l’arrivo della PAN, in forma ridotta probabilmente a causa delle pesanti manutenzioni in previsione della prossima stagione oltre oceano che la vedrà impegnata da giugno ad agosto nei cieli canadesi e degli Stati Uniti dopo 30 anni dall’ultima visita.
Non è mancato comunque lo spettacolo con un passaggio in formazione con gli AMX e i fumi (bianchi).
L’AMX “special color” non ha mancato di effettuare due passaggi con alto angolo di bank per mostrare la sua livrea prima a nord verso il pubblico e poi a sud verso gli spotter.
La livrea presentava su entrambi i lati della deriva un pilota che saluta avvolto dal tricolore che lo unisce al motto “Volatus ad astra, memoria in aeternum”, mentre sul dorso è stata disegnata una bussola e una cartina del globo a rappresentare il contributo dell’aereo nella varie parti del mondo.
Sul musetto, di fronte al canopy, l’araldica con il motto dell’Aeronautica Militare Italiana e sui serbatoi le due date del lungo periodo d’impiego dell’AMX, 1989 – 2024.
Terminate le operazioni di volo, con l’ultimo atterraggio dell’Eurofighter biposto che si è adoperato come chase plane per le foto air to air, è iniziata la cerimonia che ha visto la partecipazione del Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, Generale di Squadra Aerea Luca Goretti e di molti alti esponenti dell’arma azzurra e numerose autorità, tra cui il Ministro della Giustizia on. Carlo Nordio, il Prefetto di Treviso Angelo Sidoti, il Presidente della Provincia Stefano Marcon e il Sindaco di Istrana Maria Grazia Gasperini.
Il Comandante del 51° Stormo, il Colonnello Pilota Emanuele Chiadroni ha preso la parola sottolineando l’importanza che ha avuto l’AMX durante il suo lungo periodo d’impiego: “L’AMX dopo 35 anni di vita operativa con le insegne del 2°, 3°, 32° e 51° Stormo e grazie all’indispensabile supporto del 3° Reparto Manutenzione Aeromobili ed Armamenti, chiude una pagina importante di una meravigliosa avventura azzurra. Con la duplice veste che ricopro – ha aggiunto – sia di Comandante dell’ultimo Stormo ad avere in dotazione questo velivolo, sia quello di pilota operativo per molti anni sull’AMX , sento l’obbligo di ringraziare profondamente tutti voi radunisti che con abnegazione, professionalità e dedizione lo avete studiato, aggiustato, preparato, pilotato, ammirato e difeso goliardicamente e dal quale tutti noi abbiamo sempre preteso tanto”.
E’ stato poi il momento del saluto del Generale Goretti: “Oggi salutiamo un velivolo che ha fatto la storia dell”Aeronautica Militare, per noi un aeroplano non è un semplice pezzo di ferro, è parte della famiglia. Dietro questo aereo c’è un mondo sommerso di gioie e dolori, di emozioni, di persone che lo hanno gestito, manutenuto, lo hanno portato in volo – e il pensiero va a chi tra loro non è più con noi – consentendo di raggiungere risultati e mantenere standard operativi straordinari.
Oggi con un po’ di malinconia giriamo una pagina mentre ne teniamo aperte altre. Il futuro è già qui, con le linee Eurofighter e F-35 che sono ormai la spina dorsale della componente aero-tattica della Forza Armata, con i velivoli di sesta generazione a cui stiamo già pensando concretamente e con nuove sfide e nuovi domini, come quello spaziale, che entrano sempre più a far parte del nostro quotidiano e del nostro ambiente operativo“.
Al termine della lunga mattina anche il sole ha voluto salutare l’AMX regalandoci una bella luce per poter scattare le ultime fotografie a casa sua, il 51° Stormo. Le prossime, probabilmente saranno a Piacenza dove si trasferiranno le cellule che ancora rimangono operative nel futuro, speriamo prossimo, Flying Museum.
A presto “Topone”, goditi il meritato riposo, ma non troppo, sicuramente qualche altro scatto in volo saprai regalarcelo.
Come sempre i ringraziamenti sono dovuti per l’accoglienza, la collaborazione e la pazienza dedicataci, fino all’ultimo con gli spostamenti degli aerei in posizione perfetta, del personale del 51° Stormo e il suo Comandante.
Tutte le immagini dell'evento sono scaricabili al seguente link: Phase Out AMX Istrana 05-04-2024
English version
5 April is the date of Phase Out, an elegant English term that has long since taken the place of the more Italian 'decommissioning' of the AMX aircraft (Ghibli).
It is difficult to write in brief about a story that has filled entire pages of books, and which by now has already eviscerated every detail, every 'secret', of an aircraft that has carved out a place for itself in history, but after 35 years of honourable service in the Air Force, it rightly gives way, and like a tired old warrior, deserves its just rest.
At the Istrana base, the headquarters of the 51st Wing, the only one still in charge, on 5 April, many AM personnel, pilots who have had the privilege of flying it, and civil and military dignitaries gathered to bid farewell to the aircraft that, since 1988, the year of its first delivery to the 103rd Group of the 51st Wing, has equipped numerous Groups and Wings in Italy.
Developed following an Aeronautica Militare specification in 1977 for the supply of an aircraft to replace the F-104 and G-91 in certain tasks such as reconnaissance or ground attack, at a time when Italy was already developing the Tornado project with the Panavia consortium, the aim was to create an aircraft that was more compact, lighter and, above all, less onerous to operate.
Aeritalia, together with Aermacchi responded to the request in 1978 with the AM-X project (Aeritalia Macchi - Experimental).
At the same time, the Brazilian Air Force was engaged in the development of a similar aircraft with Embraer, and in 1981 an agreement was signed for the development of 6 prototypes.
The rest is history, with the first aircraft assigned to the 51st Wing and the Experimental Flight Department in 1988, followed by the 13th and 101st Groups of the 32nd Wing, the 132nd Group of the 51st Wing, the 14th Group of the 2nd Wing and the 28th Group of the 3rd Wing, which permanently left the RF-104Gs behind.
Its operational life did not always proceed brilliantly, suffering from numerous accidents, some serious, which forced it to be grounded on a couple of occasions.
At fault was the Rolls-Royce Spey engine, which was considered undersized, and an old design that was not conducive to the aircraft's good manoeuvrability.
Besides the 6 prototypes, one of which was lost in an accident, a total of 136 aircraft (110 single-seaters and 26 two-seaters) were delivered to the Air Force, while only 56 went to Brazil.
With the major ACOL (Operational and Logistic Capabilities Update) upgrade programme in 2012, an inertial GPS navigation system and new weapons capabilities were introduced, as well as a new IFF system and night capabilities with new colour MDF displays.
In its long operational life, it has accumulated over 240,000 flight hours, of which over 18500 in real operations.
It has excelled in various foreign theatres of operation in many operations and exercises, including NATO, with interdiction and ground attack functions, as well as escort and surveillance, from the former Yugoslavia, Kosovo, to Afghanistan, Libya, Iraq and Kuwait.
But it has also distinguished itself at home, where it has been used, among other things, on valuable photo reconnaissance missions in support of the population during certain natural disasters such as the earthquake in Emilia or the flooding in Sardinia, or even in support of the police to combat the long-standing scourge of the criminal underworld in the "Terra dei Fuochi in Campania".
The aircraft still in service, after the Phase Out day, will move to Piacenza airport, the site chosen for the future Flying Museum of Aeronautica Militare, which has embarked on a path of preservation of its flying heritage.
The Day
The event, like the last ones, was preceded by a huge media buzz, no one wanted to miss it, and if we consider that days like these are usually reserved for staff and the families of those who have worked in various capacities on the machine, accepting 400 spotters and dedicating them reserved times and positions so that they could photograph in peace and quiet and above all in the light was truly an enormous effort.
Having to manage over 10,000 people, with all that that entails, and keep an airport operational was really a super job for Com. Chiadroni and all the base personnel.
Despite the already extensive problems, and the initial certainty of not being able to go south in the usual position to be in favor of the light, at the last minute the email arrived authorising us to set up under the tower, with the sun at our backs, and also to facilitate our arrival, entry was brought forward an hour before the normal influx.
There's no denying it, a real change of course, on the part of the Air Force, towards the many enthusiasts on the part of the 51st Wing, which by now has accustomed us well and gives us all its availability on occasions such as these.
To tell the truth, we have also noticed the 'change of course' at other bases, and for this we can only thank those who have the foresight to understand that spotters can be a valuable resource.
So, very early, the queue of cars was already long, but in spite of everything we arrived at the accreditation station while the squares beyond the track were still deserted.
At this point the waiting began with an eye to the sky where a very shy sun tried to pierce an annoying veil that remained almost all morning.
As soon as the large grandstand, set up for the occasion, was populated, the flights began with a formation of AMXs wearing the 'special color' created for the event.
A few passages in formation, first alone and then together with a Eurofighter, a Tornado and an F-35, the latter coming from the nearby Ghedi base, anticipated the arrival of the PAN, in reduced form probably due to the heavy maintenance in anticipation of the next overseas season that will see it busy from June to August in the Canadian and US skies after 30 years since its last visit.
However, there was no lack of spectacle with a formation passage with AMXs and (white) smoke.
On the nose, in front of the canopy, the heraldry with the motto of the Italian Air Force and on the tanks the two dates of the AMX's long period of service, 1989 - 2024.
Once the flight operations were over, with the last landing of the two-seat Eurofighter, which served as a chase plane for the air-to-air photos, the ceremony began with the participation of the Air Force Chief of Staff, Air Force General Luca Goretti, and many high-ranking members of the Italian Air Force and numerous authorities, including the Minister of Justice Carlo Nordio, the Prefect of Treviso Angelo Sidoti, the President of the Province Stefano Marcon and the Mayor of Istrana Maria Grazia Gasperini.
The Commander of the 51st Wing, Pilot Colonel Emanuele Chiadroni took the floor, emphasising the importance of the AMX during its long period of employment: "The AMX, after 35 years of operational life under the insignia of the 2nd, 3rd, 32nd and 51st Storms, and thanks to the indispensable support of the 3rd Aircraft and Armaments Maintenance Department, closes an important page of a wonderful blue adventure. In my dual role," he added, "both as Commander of the last Wing to have this aircraft, and as an operational pilot for many years on the AMX, I feel the obligation to profoundly thank all of you who, with self-sacrifice, professionalism and dedication, have studied, adjusted, prepared, flown, admired and goliardically defended it, and from which we have always demanded so much.
Then it was time for General Goretti's farewell: 'Today we salute an aircraft that has made the history of the Air Force, for us an aircraft is not just a piece of iron, it is part of the family. Behind this aircraft there is a world of joys and sorrows, of emotions, of people who have managed it, maintained it, taken it into the air - and our thoughts go to those among them who are no longer with us - enabling us to achieve results and maintain extraordinary operational standards.
Today, with some melancholy, we turn one page while keeping others open. The future is already here, with the Eurofighter and F-35 lines that are now the backbone of the aero-tactical component of the Armed Force, with the sixth-generation aircraft that we are already thinking about concretely, and with new challenges and new domains, such as space, that are increasingly becoming part of our daily life and operational environment.
At the end of the long morning, even the sun wanted to say goodbye to the AMX, giving us beautiful light to take the last photographs at its home, the 51st Wing. The next ones will probably be in Piacenza where the airframes that still remain operational will be moved to the future, hopefully near, Flying Museum.
See you soon "Topone", enjoy your well-deserved rest, but not too much, surely you will be able to give us some more shots in the air.
As always, thanks are due for the welcome, cooperation and patience dedicated to us, right up to the last with the movement of the aircraft in perfect position, of the 51st Wing personnel and its Commander.
All pictures of the event can be downloaded at the following link: Phase Out AMX Istrana 05-04-2024
The Aviation