Abbiamo da poco festeggiato, insieme ad Aeronautica Militare, i 40 anni del Tornado.
Quattro decade la dicono lunga sulla bontà di un progetto che ancora oggi vola in linea con AM, anche se prossimo alla dismissione, ed ha un ruolo fondamentale nell’organigramma della difesa.
Se quindi quarant'anni possono essere definiti “una vita intera”, allora i 20 del primo Eurofighter giunto a Grosseto, si possono considerare una sorta di “giro di boa” di un aereo che ha ancora molto da offrire.
Era il 16 marzo del 2004, vent’anni fa appunto, quando il primo Eurofighter poggiò le ruote sulla pista dell’Aeroporto Militare Corrado Baccarini di Grosseto.
Il 4° Stormo fu il primo a ricevere il nuovo caccia Typhoon che segnò un cambio epocale del sistema d’arma su cui basava la propria operatività, passando dal mitico F-104 all’Efa, che divenne la spina dorsale della difesa aerea nazionale.
Da allora oltre 200.000 ore volate e 135.000 sortite in Italia e all’estero e un impegno costante a sorvegliare e difendere i cieli anche in ambito NATO.
Il 18 marzo si è voluto festeggiare il traguardo ventennale all’interno dell’hangar 2 della base, moltissimi gli ospiti che nel tempo hanno avuto il “privilegio”, così viene riconosciuto, di aver operato sull’Efa.
Presenti le massime autorità Militari, come il Gen. D.A. Luigi Del Bene, Comandante delle Forze di Combattimento, ma anche un ospite particolare, il Generale di Squadra Aerea Alberto Rosso, Capo di Stato Maggiore qualche anno fa e Comandante del 4° Stormo proprio nel 2004 durante la consegna del primo Eurofighter, un TF-2000A (MM55093) che per l’occasione ha ricevuto una livrea speciale.
Per il Generale di Squadra Aerea Alberto Rosso è stato come riportare indietro la lancetta dei ricordi agli anni in cui era al 4° Stormo: “E’ un'emozione, è un emozione perché è un flashback in una parte fantastica della vita di un pilota e di un ufficiale dell’Aeronautica. Pensare che sono passati 20 anni fa un certo effetto, ma i ricordi e lo spirito rimane esattamente quello. Tornare qui e rivedere sia gli Eurofighter, ma devo essere sincero, rivedere le persone con le quali abbiamo condiviso questa straordinaria avventura è un’emozione fortissima. Il tempo si ferma, si torna indietro di vent’anni, si rivive un momento sicuramente difficile, complicato, una sfida non facile, ma entusiasmante e supportata e con la serenità di sapere di non essere soli, ma di avere una squadra motivatissima, con il quale appunto questo sforzo era preso collegialmente, quindi una soddisfazione, un ricordo umano, prima ancora che professionale assolutamente indimenticabile.
C’era la consapevolezza che cambiava un’epoca, il 104 è stata una macchina fantastica, romantica, aveva fatto da tempo il suo tempo, era il momento di avere una macchina professionalmente più adeguata ai tempi e alle sfide e l’Eurofighter prometteva tutto questo. E’ stata una sfida, un momento di crescita importantissima i cui risultati si vedono tutt’oggi.”
Per il Gen. D. A. Luigi Del Bene: “Per noi è un evento particolarmente rilevante, siamo qui oggi a celebrare di fatto oltre 200000 ore dell’Eurofighter , un velivolo di quarta generazione che nasce all’inizio per la difesa aerea, e poi negli anni, attraverso una serie di evoluzioni si è trasformato diventando multiruolo, che ci consente di onorare in Italia la difesa aerea integrata con la Nato e in ambito internazionale di esprimere una serie di capacità che riguardano sia la parte di difesa aerea che quella multiruolo.
Il 4° Stormo è una delle 5 basi, 4 su Typhoon e 1 su F-35, che oggi sono sede della Difesa Aerea Nazionale, inoltre è anche sede per la Conversion Unit che il 20° Gruppo effettua sulla linea Typhoon, da qui passano tutti i piloti che noi accogliamo dalla fase 4 per poi essere formati e trasferiti nelle altri basi che ospitano il Typhoon in Italia”.
Anche il Comandante del 4° Stormo, Colonnello Filippo Monti, non si è sottratto alle tante domande affermando: “Il 16 marzo del 2004, fu veramente una data epocale, con l’atterraggio del primo velivolo assegnato alla Forza Armata ci fu un cambio di paradigma dal punto di vista addestrativo, operativo, di approccio alla manutenzione, alla sicurezza per i successivi 20 anni. Si dovettero riadattare le nostre professionalità, le nostre mansioni ad un nuovo sistema d’arma che richiese tanto impegno e tanto studio”.
L’Eurofighter Typhoon, nato nel 1988 da un Memorandum of Understanding (MoU) realizzato da quattro paesi, Germania, Italia, Regno Unito e Spagna, per esigenze di difesa aerea, è un caccia di quarta generazione sviluppato inizialmente come intercettore, ma divenuto, durante il suo sviluppo, un velivolo multiruolo in costante aggiornamento per renderlo sempre efficiente e pronto a rispondere alle moderne sfide e minacce dei molteplici nuovi scenari geopolitici.
Attualmente in Italia opera presso 4 Stormi e più precisamente con il 9º e il 20° Gruppo del 4º Stormo di Grosseto, il 10° e 12° Gruppo del 36° Stormo di Gioia del Colle, il 18° del 37° Stormo di Trapani e il più giovane ricostituito 132° Gruppo del 51° Stormo di Istrana.
La giornata
Grazie al Comandante della Base Col. Filippo Monti, al suo ufficio Pubblica Informazione e allo SMA sono stati invitati all’evento un piccolo gruppo di fotografi che ha potuto documentare molte fasi del pomeriggio sulla base toscana da distanze ravvicinate, oltre che da molteplici postazioni.
Il programma prevedeva il decollo di una formazione di 5 aerei, che avrebbe sorvolato il piazzale dell’hangar 2 dove erano radunati gli ospiti intervenuti.
Poco prima dei decolli abbiamo potuto effettuare scatti allo Special Color e a tutti gli altri velivoli, in totale 8, predisposti sul piazzale.
All’arrivo dei piloti, che hanno effettuato i previsti controlli di volo, ci siamo spostati dall’altra parte della pista in modo da documentare i decolli avvenuti di lì a poco con i primi due aerei in full AB.
La formazione a Delta, con lo Special in testa, e un Efa per ogni Stormo che attualmente lo ha in carico, ha effettuato due sorvoli, il secondo in configurazione d’atterraggio con luci accese e carrelli estesi, provenienti dalla Torre dell’Uccellina con prua verso l’hangar 2, quindi anche qui un rapido spostamento verso la parte opposta della base.
Con i minuti contati ci siamo riposizionati sul grande piazzale dove, dopo l’atterraggio, gli aerei ci sono sfilati davanti per riprendere posizione in parcheggio.
Grazie alla cortesia e alla pazienza del personale, soprattutto della Sicurezza Volo, abbiamo potuto attendere che lo Special fosse chiuso e trainato verso il piazzale degli ospiti, momento che ci ha permesso di fotografarlo con una splendida luce e uno sfondo cupo carico di nuvoloni che hanno messo in evidenza la splendida livrea speciale.
Il pomeriggio, per noi fotografi, si è concluso così, non senza una buona dose di ringraziamenti a chi ha reso possibile questa opportunità, spendendosi in continui e repentini spostamenti per agevolarci nelle foto.
Potrebbero essere considerate le solite parole di circostanza, ma abbiamo veramente apprezzato l’invito a cui non abbiamo voluto dire di no.
I Ringraziamenti sono quindi d’obbligo per il Comandante Col. Pil. Filippo Monti, al Ten. Emanuela De Marchi, il Ten. Martina Alcamo, il 1° LGT Giosuè Rauso e al 5° Ufficio “Pubblica Informazione - Relazioni con i Media Giornalistici” dello Stato Maggiore di Aeronautica Militare.
Tute le fotografie della giornata sono scaricabili gratuitamente al seguente link: Grosseto AB 18-03-2024
English version
20th anniversary of the first Eurofighter in Grosseto
We recently celebrated, together with Aeronautica Militare, the 40th anniversary of the Tornado.
Four decades say a lot about the goodness of a project that still flies in line with AM, even though it is close to being decommissioned, and plays a fundamental role in the defence organisation chart.
So if forty years can be defined as 'a lifetime', then the 20 years of the first Eurofighter to arrive in Grosseto can be considered a sort of 'turning point' for an aircraft that still has much to offer.
It was 16 March 2004, twenty years ago to be precise, when the first Eurofighter set its wheels on the runway of Grosseto's Corrado Baccarini Military Airport.
The 4th Wing was the first to receive the new Typhoon fighter, which marked an epoch-making change in the weapon system on which it based its operations, moving from the legendary F-104 to the Efa, which became the backbone of national air defence.
Since then, more than 200,000 hours flown and 135,000 sorties in Italy and abroad, and a constant commitment to guarding and defending the skies, even in the NATO context.
On 18 March, the 20-year milestone was celebrated inside hangar 2 of the base, with many guests who over time have had the 'privilege', as it is recognised, of having operated on the Efa.
The highest military authorities were present, such as Gen. D.A. Luigi Del Bene, Commander of the Combat Forces, but also a special guest, Air Force General Alberto Rosso, Chief of Staff a few years ago and Commander of the 4th Wing in 2004 during the delivery of the first Eurofighter, a TF-2000A (MM55093), which received a special livery for the occasion.
For Air Force General Alberto Rosso, it was like turning back the needle of memories to the years when he was at the 4th Wing: "It's a thrill, it's a thrill because it's a flashback to a fantastic part of the life of a pilot and an Air Force officer. To think that 20 years have passed does have a certain effect, but the memories and the spirit remains exactly the same. To come back here and see the Eurofighters again, but I must be honest, to see the people with whom we shared this extraordinary adventure is a very strong emotion. Time stands still, we go back twenty years, we relive a moment that was certainly difficult, complicated, a challenge that was not easy, but exciting and supported, and with the serenity of knowing that we were not alone, but that we had a highly motivated team, with whom this effort was collegially taken, therefore a satisfaction, a human memory, before that professional one that is absolutely unforgettable.
There was an awareness that an era was changing, the 104 was a fantastic, romantic machine, it had long since had its day, it was time to have a machine that was more professionally suited to the times and to the challenges, and the Eurofighter promised all this. It was a challenge, a moment of very important growth, the results of which can still be seen today."
We are here today to celebrate over 200,000 hours of the Eurofighter, a fourth-generation aircraft that was originally designed for air defence, and then over the years, through a series of evolutions, has been transformed into a multi-role aircraft, which allows us to honour air defence in Italy, integrated with NATO, and in the international sphere to express a series of capabilities that concern both air defence and multi-role.
The 4th Wing is one of the 5 bases, 4 on Typhoon and 1 on F-35, that are now home to the National Air Defence, it is also home to the Conversion Unit that the 20th Group carries out on the Typhoon line, from here all the pilots pass through that we welcome from phase 4 to then be trained and transferred to the other bases that host the Typhoon in Italy".
The Commander of the 4th Wing, Colonel Filippo Monti, also did not shirk from the many questions, stating: "16 March 2004 was truly an epoch-making date, with the landing of the first aircraft assigned to the Armed Force, there was a paradigm shift in terms of training, operations, approach to maintenance, and safety for the next 20 years. We had to readapt our professionalism, our tasks to a new weapon system that required a lot of effort and study".
The Eurofighter Typhoon, born in 1988 from a Memorandum of Understanding (MoU) made by four countries, Germany, Italy, the United Kingdom and Spain, for air defence needs, is a fourth-generation fighter initially developed as an interceptor, but which has become, during its development, a multi-role aircraft that is constantly being updated to make it efficient and ready to respond to the modern challenges and threats of the many new geopolitical scenarios.
Currently, in Italy, it operates at four Stormi and more precisely with the 9th and 20th Groups of the 4th Grosseto Wing, the 10th and 12th Groups of the 36th Gioia del Colle Wing, the 18th Group of the 37th Trapani Wing and the youngest reconstituted 132nd Group of the 51st Istrana Wing.
The day
Thanks to the Base Commander Col. Filippo Monti, his Public Information Office and the SMA, a small group of photographers were invited to the event, who were able to document many phases of the afternoon on the Tuscan base from close distances, as well as from multiple locations.
The programme included the take-off of a formation of five aircraft, which would fly over the apron of hangar 2 where the guests were gathered.
Shortly before the take-offs, we were able to take shots of the Special Colour and all the other aircraft, 8 in total, set up on the apron.
When the pilots arrived and carried out the scheduled flight checks, we moved to the other side of the runway in order to document the take-offs that took place shortly thereafter with the first two aircraft in full AB.
The Delta formation, with the Special in the lead, and an Efa for each of the Stormo currently in charge, made two overflights, the second in landing configuration with lights on and landing gear extended, coming from the Uccellina Tower with the bow towards Hangar 2, then again a quick move towards the opposite side of the base.
With the minutes counted, we repositioned ourselves on the large apron where, after landing, the aircraft paraded in front of us to resume their positions in the car park.
Thanks to the courtesy and patience of the staff, especially Flight Safety, we were able to wait for the Special to be closed and towed towards the guest apron, a moment that allowed us to photograph it in splendid light and a dark background full of clouds that highlighted the splendid Special livery.
This was the end of the afternoon for us photographers, not without a good dose of thanks to those who made this opportunity possible, spending themselves in continuous and sudden movements to facilitate our photos.
It could be considered the usual buzzwords, but we really appreciated the invitation to which we did not want to say no.
Thanks are therefore due to Commandant Col. Pil. Filippo Monti, to Lt. Emanuela De Marchi, Lt. Martina Alcamo, 1st LGT Giosuè Rauso and to the 5th 'Public Information - Media Relations' Office of the Air Force General Staff.
All photographs from the day are available for free download at the following link: Grosseto AB 18-03-2024
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