40 anni del Tornado - 40 years of Tornado

Era il 27 agosto  del 1982 quando il Tornado (Panavia PA 200 MRCA “Multi Role Combat Aircraft”) posò per la prima volta le ruote sulla base dei Diavoli Rossi di Ghedi, sede del 6° Stormo.

La responsabilità del nuovo velivolo era notevole, sostituire infatti il famoso F-104 Starfigther che equipaggiava i gruppi di volo.

Da allora i numeri sono stati importanti, oltre 700 equipaggi, migliaia di specialisti, diversi aggiornamenti di sistema e 11 operazioni internazionali che hanno visto impegnato il velivolo anche in movimenti di guerra. 

Il Tornado è un velivolo Multi Ruolo, come specifica la sua definizione, ma il suo vero punto di forza è il bombardamento a bassa quota e ad alta velocità.

Nato da un consorzio tutto europeo fondato nel 1969 e comprendente Regno Unito, Germania ed Italia doveva fronteggiare l’eventuale minaccia del patto di Varsavia senza dipendere da progetti americani.

Furono sviluppate dapprima due versioni, una monoposto e una biposto con due motori; mentre la prima non andò oltre lo stadio embrionale, la seconda prese forma e si concretizzò nell’attuale Tornado.

Per i motori si scelse di creare un ulteriore consorzio formato da Rolls Royce, MTU e Fiat Avio per l’italia e prese il nome di “Turbo Union”.

Il primo esemplare andò in volo il 14 agosto 1974 dall’aeroporto di Manching in Germania e il test durò 30 primi.

Per l’Italia si dovette attendere fino al 5 dicembre 1975, quando il primo FIAT/Alenia Aermacchi staccò le ruote dalla pista dell’aeroporto di Torino Caselle, ai comandi il Com.te Egidio Nappi, segnando così una data storica per il panorama aeronautico nazionale. 

I primi esemplari di serie volarono rispettivamente per il Regno Unito il 10 luglio 1979, per la Germania il 17 luglio dello stesso anno, mentre in ritardo per alcuni problemi, l’Italia vide il suo primo aereo di serie decollare il 25 settembre 1981.

Bombardiere per vocazione è stato però impiegato in altri modi, grazie allo sviluppo di tre versioni diverse. 

La versione IDS (Interdiction and Strike) per l'attacco al suolo, l'ECR (Electronic Combat/Reconnaissance) sviluppata soprattutto dalla Germania per missioni “Wild Weasel” e guerra elettronica e l'ADV (Air Defence Variant) con compiti di intercettore, quest’ultima versione ampiamente usata dall’Inghilterra, ma anche dalla nostra Aeronautica per sopperire la mancanza di caccia nel periodo di transizione dall’F-104 all’Eurofighter.

Il Tornado è stato acquistato anche dall’Arabia Saudita nelle versioni IDS e ADV.

In Italia ha equipaggiato vari gruppi volo di diversi stormi che nel tempo hanno assunto posizioni quadro o trasferimenti.

Il 102° e il 154° Gruppo del 6° Stormo di Ghedi, il 156° del 36° Stormo di Gioia del Colle trasferito poi al 6° e passato poi in posizione quadro nel 2016, il 12° gruppo del 36° Stormo passato sugli Eurofighter Typhoon dal 2004, il 155°   di base a Ghedi e trasferito al 50° Stormo di Piacenza nel 1990 e ritrasferito a Ghedi nel 2016, il 21° Gruppo del 53° Stormo di Cameri trasferito nel 1999 a 

Gioia del Colle e convertito all’ala rotante al 9° Stormo nel 2001. 

A questi gruppi va aggiunto il 311° Reparto Sperimentale per studiare ogni forma dell’inviluppo del volo e che il pubblico ha sempre potuto ammirare ad innumerevoli air show e manifestazioni varie.

Dopo 40 anni anche il “Tonka”, nomignolo affibbiato al Tornado dagli Inglesi, ma poi ripreso un po' da tutti, è pronto a lasciare il testimone al caccia di 5^ generazione Lockheed Martin F-35 Lightning II, che in occasione della presentazione ufficiale del velivolo con le insegne 6-01, si è mostrato agli intervenuti all’evento del 16 giugno scorso. 

La giornata del 40° anniversario.

La giornata alla base inizia molto presto ed è solo la parte culminante di un lungo lavoro di preparazione da parte di tutte le donne e gli uomini del 6° Stormo che fino alla mattina stessa hanno approntato tutto perché fosse una grande festa.

La grande porta carraia, della casa dei “Diavoli Rossi”, si apre e il flusso di auto inizia ad entrare, salutato dallo splendido Gate Guardian del Tornado appoggiato al numero “6”.

Le pratiche di registrazione e accreditamento sono veloci ed una volta oltre i varchi il pubblico può muoversi liberamente nel piazzale dove trova posto, in mostra statica, un velivolo del 6° con il suo armamento, ed in alcuni hangar stand con gadget, una mostra con l’attrezzatura usata dai piloti, ed il classico cockpit del Tornado che ormai siamo abituati a vedere anche durante gli Air Show a cui partecipa Aeronautica Militare.

Ben al sicuro, forse per non distogliere troppo l’interesse al vero festeggiato, in un hangar anche il futuro inquilino della base di Ghedi, il nuovo F-35 con la matricola 6-01. 

Il momento per molti radunisti è commovente, ritrovare vecchi amici, commilitoni con qui si è condiviso tanto tempo in divisa, e che poi la vita ha separato è emozionante, a volte si stenta a riconoscersi, soprattutto se i capelli sono ormai bianchi, ma vedere due amici, due colleghi abbracciarsi fa veramente tenerezza.  

La cerimonia inizia, come da protocollo, con l’alza bandiera e tutto il personale militare sull’attenti.

Un breve e violento scroscio d’acqua interrompe la scaletta del programma, ma i pesanti nuvoloni che hanno oscurato il cielo, lasciano il posto ad un azzurro terso e una temperatura ancora estiva e la festa ricomincia.

Il Capo di Stato Maggiore, Gen. S.A. Luca Goretti, con un discorso sulla fierezza ed appartenenza ha elogiato le donne e gli uomini di ieri e di oggi che hanno reso grande lo Stormo con un ricordo, immancabile, ai suoi caduti che resta indelebile nella memoria. 

Il classico sibilo del Turbo-Union RB199 e lo sguardo del Com.te della PAN, Stefano Vit arrivato di prima mattina, verso il cielo fanno presagire che l’inizio del momento clou della giornata è prossimo.

Fa il suo ingresso sul cielo campo la “Formazione Legend”, ormai conosciuta dagli appassionati, e che riunisce alcuni velivoli addestratori dell’Aeronautica Militare.

Quattro velivoli ad elica, il G-46, il T-6, il Siai-208 e, ancora attuale l’SF-260, insieme a quattro jet, l’Aermacchi MB-326E, la versione monoposto MB-326K, l'MB-339CD e il nuovissimo T-346A, insieme e in una bella formazione stretta eseguono alcuni passaggi prima di lasciare il cielo campo ai padroni di casa.

Decollano 9 Tornado più lo Special Color e dopo il ricongiungimento in cielo sfilano in formazione, con il tricolore della Pan dietro, sopra le nostre teste.

Vi garantiamo che è stato uno spettacolo vedere le formazioni così compatte e basse ed il pubblico non si è fatto scappare l’occasione di immortalare il momento con macchine fotografiche e telefonini inondando i social di video e foto. 

La Pan, per l’occasione, ha eseguito un mini programma estremamente gradito dai presenti.

Una volta a terra i velivoli hanno preso posto sul piazzale prospiciente il pubblico in formazione a cuneo con in testa lo Special color a creare una  splendida scenografia per le foto ricordo con tutti i componenti del “pattuglione” prima e i vari comandanti di Gruppo e Stormo poi.

Un ulteriore cornice fotografica l’hanno regalata anche un gruppo di auto storiche, intervenute a suggellare il connubio “Brescia-Mille Miglia” posizionandosi di fronte agli aerei.

Al termine del primo pomeriggio, come da programma, il pubblico ha iniziato a lasciare la base, il piazzale lentamente si è svuotato e gli amici si sono lasciati, magari con la promessa di rivedersi prima di un nuovo anniversario, sempre con lo stemma del “Diavolo Rosso” nel cuore. 

Velivolo celebrativo

Per questo importante anniversario, e come da tradizione, è stata realizzata una livrea speciale ad uno degli aerei dello Stormo.

E’ toccato ad un ECR, matricola MM7059 (6-66) che veste le quattro livree che finora lo hanno contraddistinto nel tempo.

La prima, in bianco e rosso, è quella che aveva il prototipo P.05 che volò nel 1975, a seguire la classica utilizzata negli anni ‘80 e ‘90 fino a quella desertica, dell’operazione Locusta in Kuwait nel 1990 e 1991, per finire con il classico grigio attuale.

Lo Stikers commemorativo dei 40 anni campeggia sull’ampia deriva mentre per ricordare i gruppi volo che hanno impiegato il Tornado si sono decorati i serbatoi con il relativo emblema.

Autore della “special livery” l’ormai famoso, e conosciuto in ambito internazionale, Mirco Pecorari di AircraftStudioDesign, già autore delle livree celebrative degli Aermacchi MB-339 Pan in occasione dei 60 anni della Pattuglia che si è avvalso dell’aiuto di Ugo Crisponi di AviationGraphic.com.

Gli stikers sono stati applicati da SchriftArt, giovane e dinamica azienda di Bolzano. 

Caratteristiche tecniche Panavia Tornado IDS standard MLU / GR.4

Costruttore: Consorzio internazionale PANAVIA

Equipaggio: Due, pilota e navigatore

Funzione: MRCA (Multi Role Combat Aircraft)

Lunghezza: 16,70 m  54 ft 9 in

Apertura alare: 13,90 (8,60) m  45 ft 7 in (28 ft 3 in) (min e max)

Altezza: 5,70 m  18 ft 8 in

Superficie alare: 31,0 m²  334 ft² (min e max)

Peso a vuoto: 14.500 kg  31.967 lbs

Peso Max al decollo: 28.500 kg  62.832 lbs

Propulsore: 2 turbofan Rolls-Royce / Turbo Union RB.199-34R Mk.103

Spinta senza/con postbruciatore: 43,8 / 76,8 kN  9850 / 17270 lbf

Capacità carburante: 5.842 litri (4.660 kg), possibilità di rifornimento in volo tramite sonda retrattile

Velocità massima: 2230 km/h  1204 kts

Tangenza massima: 15.240 m  50.000 ft

Rateo di salita: 4602 m/min  15100 ft/min

Prestazioni max (G): +7,5 G

Autonomia massima: 3.890 km (con 4 serbatoi alari)

Distanza massima: 1.389 km 750 NM

Suite avionica di bordo

Radar: Radar multi-modale Raytheon (Texas Instruments), con funzione TFR e ground mapping

Navigazione: Sistema di navigazione inerziale FIN1010 o Laser INS H-764, GPS Litef, Pod Thomson CSF CLDP per la designazione laser, sistema di controllo elettronica multicanale, RWR/ECM (ARI-AECM Mk3, Pod GEC Ferranti TIALD Thermal Imaging Laser Designator (GR.4 UK), TERPROM con FLIR (solo GR.4 UK), Pod VICON o Raptor per la ricognizione ognitempo e Pod ECM/Chaff/Flares BOZ o Cerberus II o Sky Shadow o EL/73

Armamento

Carico massimo pagante 9000 Kg

2 cannoni Mauser Bk.27 calibro 27 mm, con 180 colpi ciascuno

3 punti d'aggancio in fusoliera, 4 punti d'aggancio subalari

Missili Aria-Aria: AIM-9 Sidewinder, AIM-132 ASRAAM, IRIS-T

Missili Aria-Superficie: AGM-65 Maverick, AGM-88 HARM, Brimstone, Storm Shadow, Taurus KEPD 350, ALARM

Missili antinave: AS.34 Kormoran, Sea Eagle

Bombe a grappolo: BL755, JP233

Bombe a guida laser: JDAM, HOPE/HOSBO, Paveway

Munizionamento nucleare: B-61 

English version

40 years of Tornado

It was August 27 1982, when Tornado (Panavia PA 200 MRCA "Multi Role Combat Aircraft")  sets its wheels on the Red Devils base in Ghedi, home of the 6th Wing.

The responsibility of the new aircraft was considerable, replacing  the famous F-104 Starfigther  mostly in use in all Italian flight groups.

Since then the numbers have been significant, over 700 crews, thousands of specialists, several system upgrades and 11 international operations that have seen the aircraft even in wartime movements.

The Tornado is a Multi Role aircraft by definition, but its real strength is low-altitude, high-speed bombing.

Created by an all-European consortium founded in 1969 and including the UK, Germany and Italy was to cope with the eventual threat from the Warsaw Pact without depending on American designs.

Two versions were first developed, a single-seater and a two-seater with two engines; while the former did not go beyond the embryonic stage, the latter took shape and became materialized into the well-known Tornado.

The choice for the engines was made to create an additional consortium consisting of Rolls Royce, MTU, and Fiat Avio for Italy and took the name "Turbo Union."

The first prototype went into the air on August 14 1974, from Manching Airport in Germany and the test lasted 30 minutes.

Italy had to wait until December 5, 1975 to see airborne  the first FIAT/Alenia Aermacchi from the  runway of Turin Caselle airport, the Pilot in command was  Commander Egidio Nappi, marking a historic date for the national aviation scene.

The first production aircraft flew respectively for the United Kingdom on July 10 1979, for Germany on July 17 of the same year, while delayed by some problems, Italy saw its first series aircraft take off on September 25 1981.

A bomber by vocation, however, it was employed in other ways, due to the development of three different versions.

The IDS (Interdiction and Strike) version for ground attack, the ECR (Electronic Combat/Reconnaissance) developed mainly by Germany for "Wild Weasel" and electronic warfare, and the ADV (Air Defense Variant) with interceptor tasks. The last version was widely used by England and by our Air Force, to fill and replace the lack of fighters during the transition period from the F-104 to the Eurofighter.

The Tornado was also purchased by Saudi Arabia in IDS and ADV versions.

In Italy, the multirole fighter equipped various flight groups and several squadron wings that over the time have reached primary positions or were transferred to other airbases.

The 102nd and 154th Groups of the 6th Wing at Ghedi, the 156th Group of the 36th Wing at Gioia del Colle, later transferred to the 6th Wing and then moved to primary positions in 2016, the 12th Group of the 36th Wingswitched to Eurofighter Typhoons from 2004, the 155th based at Ghedi and transferred to the 50th Wing in Piacenza in 1990 and transferred back to Ghedi in 2016, the 21st Group of the 53rd Cameri Wing transferred in 1999 to Gioia del Colle and converted to rotary wing to the 9th Wing in 2001.

To these groups should be added the 311th Experimental Department to study every form of the envelope of flight and which the public has always been able to admire at countless air shows and various events.

 

The 40th anniversary 

The day at the base started very early and was only the culminating part of a long preparation by all the women and men of the 6th Wing who worked until the morning to prepare everything for the great celebration.

The large driveway door, of the  "Red Devils” homebase, opened and the mass of cars started to enter, greeted by the awesome Tornado Gate Guardian leaned  on top of the number "6.".

Registration and accreditation practices were quick and once through the gates the public was able move  around the apron where they find in static display an aircraft of the 6th Wings with its armament and in some hangars stands with gadgets, an exhibition with the equipment used by the pilots, and the classic Tornado cockpit that we are now used to see during Air Shows in which the Air Force participates.

To not steal the show and to not lose interest for the real birthday boy, a brand new F-35 that belongs to the 6th Wings with the serial number 6-01, was also present in an open hangar The moment for many aviation enthusiast was touching, catching up with old friends, fellow soldiers with whom one shared so much time in uniform, and whom life has then separated was emotional, sometimes was  hard to recognize each other, especially if your hair is now white, but to see two friends, two colleagues embracing each other is truly tender.

The ceremony began, as per protocol, with the flag raising and all military personnel standing at attention.

A short, violent downpour interrupted the program lineup, but the heavy clouds that had darkened the sky gave way to a clear blue and a still summery temperature, and the celebration started again.

Chief of Staff Gen. H.H. Luca Goretti, with a speech on pride and belonging praised the women and men of the past and present who contributed to the Wing with an unfailing remembrance to its fallen that remains indelible in memory.

The classic hiss of the Turbo-Union RB199 and the gaze of PAN Commandant Stefano Vit arrived early in the morning, toward the sky foreshadowing that the beginning of the highlight of the day is near.

The well known “Formation Legend” stepped in the sky carrying a huge amount of trainer aircraft used by the Italian Air Force.

Four propeller-driven aircraft, the G-46, the T-6, the Siai-208 and, still current, the SF-260, along with four jets, the Aermacchi MB-326E, the single-seat version MB-326K, the MB-339CD and the brand new T-346A, together and in a nice tight formation performed  few passes before leaving the sky.

Nine Tornados with the Special Color leading the formation joined the sky all together with the PAN tricolor behind.

We guarantee that it was astonishing to see the formations so compact and low and the audience did not miss the opportunity to capture the moment with cameras and cell phones flooding social media with videos and photos.

The PAN performed a mini-program that was extremely appreciated by the presents.

Once on the ground, the aircraft took their places on the apron facing the audience in a wedge formation with the Special color in the lead to create a splendid setting for souvenir photos with all the members of the "patrol" first and the various Group commanders and Wing then.

An additional photo frame was also provided by a group of historic cars, who intervened to seal the union "Brescia-Mille Miglia" by positioning themselves in front of the aircraft.

At the end of the first afternoon, as scheduled, the public began to leave the base, the apron slowly scooped out and friends left with the promise to see each other again before a new anniversary, always with the crest of the "Devil's Red" in their hearts.

 

Celebratory aircraft

For this important anniversary, and as per tradition, a special livery was made to one of the Wing´s aircraft.

It was the turn of an ECR, serial number MM7059 (6-66), which wears four emblematic liveries that have distinguished the italian Tornado over the time.

The first, in red and white, is the one that had the P.05 prototype that flew in 1975, followed by the classic one used in the 1980s and 1990s and then to the desert one, from Operation Locust in Kuwait in 1990 and 1991, ending with the current gray classic.

The 40-year commemorative Stickers stand out on the wide drift while to commemorate the flight groups that have employed the Tornado have decorated the tanks with the relevant emblem.

Author of the "special livery" the famous, and internationally known, Mirco Pecorari of AircraftStudioDesign, already  author of the celebratory liveries of the Aermacchi MB-339 Pan on the occasion of the 60th anniversary of the Patrol, who enlisted the help of Ugo Crisponi of AviationGraphic.com.

The stickers were applied by SchriftArt, a young and dynamic company from Bolzano, Italy.

 

The Aviation would like to thank the Commander of the 6th Wing Col. Giacomo Lacaita, Lt. Col. Lorenzo Di Donato and 1st Lgt Francesco Nacca with all his staff, always helpful and professional.

At the following link all the pictures of the event are available and downloadable: 40 years of the Tornado

 

The Aviation desidera ringraziare il Com.Te del 6° Stormo Colonnello Giacomo Lacaita, il Ten. Col. Lorenzo Di Donato e il 1° Lgt Francesco Nacca con tutto il suo staff, sempre disponibili e preziosi.

Al seguente link sono disponibili e scaricabile tutte le immagini dell'evento: 40 anni del Tornado

 

The Aviation