Berlino e i suoi aeroporti “dismessi”

E’ di qualche settimana fa la totale dismissione dell'aeroporto di Berlino-Tegel, iniziata con l’entrata in servizio del nuovo (anche se ha già qualche anno) aeroporto di Brandeburgo.

Come il suo predecessore cittadino Tempelhof, anche questo scalo termina di essere tale per diventare aerea pubblica.

La Flughafen Berlin Brandenburg GmbH ha siglato un accordo con il municipio per trasformare l’area in residenziale, centro studi dell’università di scienze applicate di Beuth oltre a parco tecnologico ed industriale per tutta la capitale tedesca.

Durante un nostro viaggio a Berlino, prima di rientrare in Italia ci siamo fermati a fare due scatti dalle vetrate del Terminal C.

Purtroppo per mancanza di tempo non siamo riusciti a sfruttare la terrazza del Terminal D, nonostante una gentile assistente di terra ci avesse rassicurato dei tempi di andata e ritorno. 

Sempre durante lo stesso viaggio abbiamo visitato l’area di Tempelhof in una calda domenica estiva.

Ha fatto una certa impressione passeggiare in mezzo alla pista o ai raccordi e vedere un nutrito numero di berlinesi sfruttare le aree verdi come picnic o semplicemente per stendersi al sole.

Non sono mancati gli spunti fotografici all’esterno di quello che era considerato un gioiello dell’architettura del Terzo Reich, protagonista del ponte aereo di Berlino del 1948-1949.

Ad oggi, con i suoi 386 ettari, maggiore addirittura del famoso Central Park di New York, è il parco cittadino più grande della città ed è la cornice naturale per i tanti appassionati sportivi che possono praticare ogni disciplina. 

Dal jogging al pattinaggio, allo skateboard fino al windsurf, per arrivare ai campi di calcio tennis e basket, ogni sport può essere praticato senza paura di traffico o di disturbare la gente.

Non è difficile incontrare artisti di ogni tipo come pittori o musicisti e addirittura è presente un’officina attrezzata per riparazioni in loco di biciclette.

Alcune aeree sono attrezzate ad orto e chi vuole può farsi assegnare un piccolo appezzamento per coltivare quello che più gli piace.

Sicuramente un luogo da visitare se capitate a Belino, e chissà che in un prossimo futuro non si possa ripete la nostra esperienza anche a Tegel.

 

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