Benvenuto SF-260

La conclusione della trasvolata atlantica ed il ritorno in patria degli equipaggi diede il via alla nuova epopea Alpi Eagles.

Quattro fiammanti SF-260C attendevano di essere portati a Thiene direttamente dall’azienda costruttrice.

Fonte: www.siai-marchetti.nl

Numero di serie Modello Registrazioni Note
 712/47-001 SF.260C I-ALPB, N910WJ, N7R, N717R, N260FS  N°1
 713/47-002 SF.260C I-ALPC, D-EVCT, D-ECTT N°2 - dismesso
 714/47-003 SF.260C I-ALPD, G-ILPD, I-ALYD N°3
 715/47-004 SF.260C I-ALPF, D-ELPF N°4
 637/46-003 SF.260C I-APAC N°5 dal 1987 - incidente 18 aprile 1993

Per l’occasione i velivoli “indossavano” una livrea da molti sconosciuta, poco fotografata nelle loro evoluzioni. Si trattava di una colorazione Siai, in bianco con giochi di blu, e lo sponsor Sete (brend dell’azienda Brazzale) posto su sfondo nero della cofanatura motore; i Siai sfrecciarono nel cielo-campo del Ferrarin proprio sopra le ali dei Pitts, un passaggio di consegne che tanto era stato voluto…un sentito omaggio nel segno da dove tutto era partito.

Proprio nel 1975 al Ferrarin le Frecce Tricolori inaugurarono l’aeroporto vicentino: un segno del destino che vide l’insediamento di un’altra PAN, in altra veste, ma con la stessa enfasi.

La straordinaria impresa aviatoria e il nuovo velivolo acquisito avevano dato al Team uno slancio mediatico.

Importante fu l’addestramento svolto a Vergiate: nei 40 giorni di volo sui monomotori nel provare e riprovare ad amalgamare il feeling uomo-macchina, si riuscì ad affinare la tecnica, un vero banco di prova che catapultò le Alpi Eagles negli Stati Uniti. La trasvolata, dunque, fu un periodo di palestra, un impegnativo allenamento che diede i suoi frutti al ritorno in patria.

<< Fu fondamentale il contributo di Montanari e Purpura… >>, ci spiega Vincenzo << …per passare di mentalità dall’aereo jet G-91 all’aeroplano ad elica. Con l’alternarsi di loro due in biga, la formazione con il 260, seppur difficile da affrontare, venne gradualmente effettuata. Ci volle un po’ di colpo d’occhio, perché la reattività del monomotore era diversa da quella del jet e nelle prime sortite i ricongiungimenti ci impegnarono per davvero >>.

<< Oltre a queste problematiche, si aggiunse lo sviluppo del tonneau a botte a sinistra, che non riuscivamo a concluderlo nel modo giusto. Grazie ad alcune correzioni, come la riduzione di motore da parte di Massimino e variando la posizione di prospettiva, ci riuscimmo…ma fare un tonneau in formazione, con un aereo ad elica…ruotato a sinistra…per noi fu molto difficile >>.

<< Poco dopo l’ingresso del 260, ricevemmo molte richieste di esibizioni, nazionali ed estere. Fummo i primi in assoluto, in ambito civile, ad essere pagati per la nostra presenza agli eventi. L’attività che avevamo intrapreso ci costava molto in termini di utilizzo del mezzo aereo e di tutto ciò che navigava attorno al comparto (combustibile, materiale, trasferte, rischieramenti, manutenzione, manifestazioni), ma con il sostegno degli sponsor e degli introiti delle richieste riuscivamo a toccare circa 800 milioni di Lire l’anno >>.

La mole di esibizioni che le Alpi Eagles seppero sostenere durante gli anni volati sul 260 superarono ogni aspettativa. In certi giorni le manifestazioni alle quali erano attesi potevano essere ben 4…e dover sostenere presenza e trasferimento da una località all’altra è sicuramente una delle caratteristiche chiave di questo gruppo di piloti…che tanto ha dato all’acrobazia collettiva con gioia e forza di volontà, abbinate a fantasia e caparbietà.

Vincenzo a Dicembre fissava gli appuntamenti che nel nuovo anno li avrebbero visti in azione; tutto era stabilito con largo anticipo…un aspetto importante che da’ l’idea di quanto le Alpi Eagles erano ricercate ed apprezzate, proprio come le pattuglie acrobatiche più blasonate.

La prima tappa di questa lunga kermesse di esibizioni fu la Giornata dell’Aria presso l’aeroporto Pisa S.Giusto, il 22 maggio 1983.

<< Marcello Cestaro… >>, prosegue Vincenzo, <<…imprenditore di Unicomm-A&O, nonchè amico di Valentino Brazzale, ci invitò a cena presso l’Isola d’Elba, il giorno prima della nostra esibizione. La mattina seguente ci dirigemmo agli aerei, decollammo direzione Pisa…ma durante il volo la beffa: ci accorgemmo che le lancette della lettura del carburante nei serbatoi di tutti noi indicava un valore relativamente basso…molto diverso da quello atteso. Non c’era altra spiegazione: c’avevano rubato il carburante durante la notte! Atterrammo in quel di Pisa veramente al limite >>.

Sarà solo una delle molte avventure, simpatiche o meno, che i nostri piloti vissero in quel meraviglioso periodo.

E di racconti legati al “dietro le quinte” ce ne sarebbero da elencare e descriverne, ma non ci basterebbero queste pagine per espletarli.

Angelo, che per gran parte dell’attività Alpi Eagles ha vestito i panni del numero 1 (Leader), ci ricorda quanto i tempi di trasferta ed una giusta pianificazione potevano fare la differenza.

<< All’epoca c’era la dogana e noi eravamo rischierati a Salisburgo. Eravamo ospiti di una manifestazione locale, ma avevamo in programma di effettuare uno show anche a Monza, presso l’autodromo per il Gran Premio di Formula1. Decidere di decollare e fermarsi a Bergamo per la prassi della dogana ci avrebbe fatto perdere del tempo prezioso: dovevamo anche svolgere la nostra esibizione presso l’Aero Club austriaco. La soluzione che adottammo fu la più efficace: decollo da Salisburgo, trasferimento direzione Monza, show e rientro in Austria…zero scali, zero tempo perso. Ecco come si poteva rientrare nei tempi di partecipazione di ogni nostra apparizione…di qua e di là per l’Italia e l’Europa >>.

Non c’era Aero Club nel quale le Alpi Eagles non siano atterrate: Italia, Germania, Francia, Svizzera, Austria… .

Ad Angelo un plauso va doverosamente fatto sotto l’aspetto tecnico: << Grazie alle sue doti… >> dice Vincenzo, <<…riuscimmo a stringere così tanto il programma che sembrava di osservare un film in televisione. Praticamente non uscivamo mai dallo sguardo degli spettatori >>.

Nel corso del periodo 1983 - 1990 i velivoli ricevettero sgargianti livree, dettate dai vari sponsor che, di volta in volta, condividevano una parte di carlinga. 

Photo courtesy https://www.youtube.com/channel/UCc5HBWdYCKgDv_WX9Le0EaQ
Photo courtesy https://www.youtube.com/channel/UCc5HBWdYCKgDv_WX9Le0EaQ

La loro indiscussa fortuna, sotto l’aspetto economico, venne per mano di alcuni finanziatori, quali Rete4 (la prima in assoluto con i 260), i marchi di tabacchi Chesterfield e Merit (in certe occasioni oscurati da bande nere, causa negata pubblicità in determinate località), Nordica (sostenitrice anche con i Pitts) e Fidia Farmaceutica (azienda padovana che dal 1985 affidò lo sponsor Brain, dall’incontro con l’amministratore delegato Francesco Dalla Valle). 

Non da poco, il programma acrobatico che ripercorreva quello consolidato delle Frecce Tricolori, un susseguirsi di figure, evoluzioni, separazioni e ricongiungimenti che continuavano a far parte della normale routine dei piloti, prima con i più prestanti G-91 e dopo con il tanto desiderato SF-260.

Non solo il rombo dei Lycoming ad accompagnare l’evoluire della pattuglia, ma anche l’inconfondibile voce di Renato Rocchi, lo speaker per eccellenza: primo Ufficiale addetto alle Pubbliche Relazioni al 313° Gruppo Addestramento Acrobatico, primo Speaker delle Frecce Tricolori nella storia e fedele accompagnatore delle Alpi Eagles nelle loro esibizioni, per continuare a raccontare, illustrare ed entusiasmare il pubblico con il naso all’insù.

Photo courtesy https://storiadellefreccetricolori.it/addio-alla-voce-delle-frecce
Photo courtesy https://storiadellefreccetricolori.it/addio-alla-voce-delle-frecce

Uno stile unico, quello di Renato, con una voce che trasmetteva calde emozioni, motivato dall’orgoglio di un aspetto, quello della pattuglia acrobatica, che ha sempre servito con dedizione e sentimento.

Nella sua opera, “La Meravigliosa Avventura”, non potevano mancare le gesta delle aquile delle Alpi: tra la storia di uomini e macchine, tradizioni ed eventi, Renato ha saputo omaggiare l’ “acroteam” di Thiene, accanto gli uomini in divisa di tante altre nazioni.

Così, a pagina 300 del volume 3, Renato annuncia la rinascita della Alpi Eagles: 

“   In quei primi mesi dell’ ’83, la passione, il desiderio di rivivere la loro meravigliosa avventura, di ritornare insieme ad impegnarsi in una disciplina esaltante davano idea, forza e ferma volontà a cinque piloti, già protagonisti nella più qualificata scuola di acrobazia aerea collettiva dell’Aeronautica Militare - il 313° Gruppo - che si identifica nelle “Frecce Tricolori”, per costituire le “Alpi Eagles”, la prima pattuglia acrobatica civile in Italia, nella convinzione che il volo acrobatico potesse essere la nuova maniera di fare pubblicità, offrendo agli “sponsors” una interessante alternativa ai mezzi pubblicitari tradizionali. Sede: aeroporto di Thiene (Vicenza). Velivolo: SF 260C – triposto – ala bassa – motore Lycoming da 260 HP.  “ 

Il forte legame di valori e tradizioni tra Frecce Tricolori e Alpi Eagles fu così simbiotico che, nella stagione 1983, per una decisione della Direzione Generale dell’Aviazione Civile (…di natura politica) alla PAN venne espresso un “no” ai voli sui circuiti di formula 1 (Imola, Monza, Zeltweg). Se da parte Italiana il pensiero era questo, in Austria le esibizioni erano ancora ben viste. Toccò proprio alle Alpi Eagles a colmare il vuoto lasciato dalle Frecce Tricolori. 

Spulciando nei capitoli annui del volume 3, è stato possibile individuare alcuni fra i tanti interventi delle Alpi Eagles (in parallelo a quelli della PAN).

22 maggio 1983      Giornata dell’Aria, aeroporto Pisa S.Giusto
18 settembre 1983   M.A.C. ’83, aeroporto Campoformido
25 settembre 1983  5^ settimana Aerea Piemontese, aeroporto Torino-Aeritalia
6 maggio 1984 Manifestazione Aerea città di Lucca, aeroporto Lucca Tassignano
13 maggio 1984    Manifestazione Aerea a favore dell’Associazione Italiana per la ricerca sul cancro, aerobase Rivolto
9 giugno 1984   Manifestazione Aerea Rimini ’84, aeroporto Rimini
1 luglio 1984    Open House, aerobase Aviano (formazione: 1 Purpura / 2 Soddu / 3 Boscolo / 4 Valori)
29 luglio 1984    Giro Aereo della Sicilia, aeroporto Palermo-Boccadifalco
12 agosto 1984  Festa dell’Aria in Laguna, aeroporto Venezia-Lido
1-2 settembre 1984     Air ’84, aeroporto Klagenfurt (Austria)
8 settembre 1984    Air Show Neuchàtel ’84, aeroporto Neuchàtel (Svizzera)
16 settembre 1984    Manifestazione Aerea Aosta ’84, aeroporto Aosta
23 settembre 1984   Settimana Aerea Piemontese, aeroporto Cuneo Levaldigi
30 settembre 1984    Air Show Vicenza ’84, aeroporto Vicenza
16 giugno 1985   M.A.V. ’85, aeroporto Vergiate
30 giugno 1985    Nato Day, aerobase Aviano (formazione: 1 Zanazzo / 2 Soddu / 3 Boscolo / 4 Valori)
24 agosto 1985    Air Bolzano ’85, aeroporto Bolzano
10 maggio 1986   Inugurazione nuova aerostazione, aeroporto C.Colombo Genova Sestri
18 maggio 1986   Air Show Legnago ’86, aeroporto Legnago
25 maggio 1986     Manifestazione Aerea 30 anni SAGAT, aeroporto Torino Caselle
31 maggio 1986 Elicottero 86, aeroporto Lugo di Ravenna
14-15 giugno 1986       International Air Show Sion ’86, aeroporto Sion (formazione: 1 Boscolo/ 2 Soddu / 3 Liva / 4 Valori)
21 giugno 1986   M.A.C. ’86, aeroporto Campoformido
29 giugno 1986   Manifestazione Aerea Venezia ’86, aeroporto Venezia Lido
28 settembre 1986    M.A.V. ’86, aeroporto Verona-Boscomantico
5 ottobre 1986    Air Show ’86 Falconara, aeroporto Falconara
16 marzo 1987   Saluto ai protagonisti raid aereo Parigi-Pechino-Parigi, aeroporto roma-Ciampino
24 maggio 1987   Raduno 4° Stormo, aerobase Grosseto
31 maggio 1987   Open House, aerobase Aviano
28 giugno 1987      Air ’87, aeroporto Wels (Austria)
5 luglio 1987     Giornate Aeree Veneziane, aeroporto Venezia Lido
26 luglio 1987 Manifestazione Aerea Savona ’87, aeroporto Albenga
22-23 agosto 1987   Air Bex ’87, aeroporto Bex (Svizzera) (formazione: 1 Boscolo / 2 Soddu / 3 Liva / 4 Cumin / 5 Ferrer)
6 settembre 1987     Air Show Carpi, aeroporto Carpi - Budrione
20 settembre 1987   Giornata Area del Tricolore, aeroporto Reggio Emilia
27 settembre 1987    Air Show Sardegna ’87, aeroporto Alghero
4 ottobre 1987    M.A.V. ’87, aeroporto Vergiate
31 luglio 1988 50° anniversario Dannunzio, lungolago Gardone Riviera (formazione: 1 Boscolo / 2 Soddu / 3 Liva / 4 Cumin / 5 Molinaro)
24 settembre 1989    Manifestazione Aerea Ravenna ’89, aeroporto Ravenna (formazione: 1 Boscolo / 2 Soddu / 3 Liva/ 4 Cumin / 5 Molinaro)
24 giugno 1990    Air Bierset ’90, air base Bierset (Belgio)
14-15 luglio 1990  Salone Aeronautico Forlì ’90, aeroporto Forlì
16 settembre 1990    Manifestazione Aerea chiusura Campionati Italiani di Acrobazia Aerea Individuale, aeroporto Carpi – Budrione
30 settembre 1990       6° Raduno Piloti Pattuglie Acrobatiche, aerobase Rivolto (formazione: 1 Boscolo / 2 Soddu / 3 Liva / 4 Cumin / 5 Molinaro)
14 ottobre 1990 Thiene (Ultima uscita  senza l'apporto della P.A.N.)

Un’avventura così meravigliosa, colma di emozioni e di persone, che ancora oggi rimane ineguagliata…sotto l’aspetto umano e tecnico nello scenario mondiale dell’aviazione.

 

The Aviation 

Testo by Christian Vaccari

Photo by Gelmino Veronese, Sergio Valori, Silvano Cazzara, Ruggero Piccoli, storiadellefreccetricolori.it