Il ponte aereo per il rientro degli operatori Russi impegnati in Italia

"Non esiste il dolore altrui". La Russia non poteva rimanere indifferente davanti a una situazione così difficile per l’Italia”.

Sono queste le parole dell'Ambasciatore russo in Italia, Sergey Razov, all'inizio di un'operazione di aiuti umanitari concordata a fine marzo tra il nostro Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il Presidente Russo Vladimir Putin. 

Un'imponente ponte aereo di 14 IL-76 che ha portato in Italia oltre 120 medici militari, epidemiologi, virologi e assistenti sanitari, equipaggiati con mezzi di trasporto "Kamaz" dedicati all'emergenza Covid e completi di tutte le attrezzature per curare, studiare e sanificare ambienti.

Oltre a questo sono arrivati, in più riprese, decine di ventilatori polmonari per allestire letti di terapia intensiva, migliaia di mascherine, guanti e dispositivi vari di protezione e centomila test per l'analisi dei malati.

Le immagini delle operazioni hanno fatto il giro del mondo, un mondo che all'improvviso si è scoperto piccolo e indifeso davanti ad un nemico invisibile e sconosciuto.

A distanza di quasi due mesi le operazioni si sono concluse è il grande ponte aereo dalla Russia è ripartito per rimpatriare uomini e mezzi attraverso l'aeroporto militare di Villafranca, sede del Terzo Stormo.

Di seguito alcuni dei velivoli fotografati da diversi appassionati attorno al sedime aeroportuale lo scorso weekend, ma ne seguiranno molti altri anche questa settimana.  

Da parte nostra, grazie Russia.

 

The Aviation 

Photo by Martina Olivati, Massimiliano Fracchetti, Roberto Bianchi, Davide Olivati, Mirco Bonato e Mauro Bottura.