Il G.59 di Pino Valenti, un omaggio ad un grande pilota.

A poco più di mese dalla sua prematura scomparsa, rimettendo in ordine alcuni cassetti, mi ritrovo tra le mani una vecchia brochure di un'edizione lontana del Flying Legend recuperata in una bancarella diversi anni fa l Covent Garden di Londra. 

Ricordo che mi incuriosì tra tanta carta quasi da buttare in una vecchia valigia di cartone di una simpatica signora.

Aprendola, con non poco stupore mi ritrovai a leggere della partecipazione del G.59 di Pino Valenti. Inutile dire che mi misi a contrattare subito il prezzo "folle" che la gentile signore aveva in mente. Con poco più di 10 sterline mi accaparrai una bella fetta di opuscoli e piccoli libri, tra cui la brocure, e una quantità smisurata di polvere segno che il tempo aveva fatto il suo corso all'interno della valigia. 

Da questa parto per rendere omaggio ad un grande pilota che non ha bisogno di presentazioni, ma prendiamo in prestito qualche riga dall'Aeroclub di Parma che lo ricorda così:

Pino Valenti ottiene il brevetto di volo nel 1961 presso l'Aero Club di Parma.

Le prime nozioni sul volo acrobatico vennero acquisite sul velivolo Fiat G.46 presso l'Aero Club di Modena, con istruttore il Maresciallo Billi.

Successivamente acquistò un aereo cecoslovacco, allora campione del mondo, lo Zlin 526 con il quale è stato possibile affinare ogni figura acrobatica per affrontare le competizioni. Seguirono altri Zlin 526, un Akrobat, un Pitts S2A, un Cap 10 e due Zlin 50.

Nell'anno 1975, il Comandante Valenti fa parte del Team italiano che per la prima volta, partecipa ai campionati mondiali di acrobazia a Kiev in Ucraina.

Due anni dopo, ai comandi di un Pitts S1 partecipa ai campionati Europei.

Tuttavia, le competizioni internazionali, benché prestigiose e avvincenti, imponevano ritmi di allenamento sul volo acrobatico di circa 250/300 ore annue; ritmo difficilmente sostenibile in quel periodo. A questo punto l'attenzione venne focalizzata sulle manifestazioni acrobatiche.

Pino Valenti ha partecipato ai più importanti eventi aeronautici nazionali ed internazionali, tra i quali si possono annoverare:

Duxford in Inghilterra, Lugano ed Ambrì in Svizzera, Wagga Wagga e Melbourne in Australia con il Fiat G.59 e Sea Fury.

Responsabile di tutte le riprese aeree del film "Il Paziente Inglese", girato in Tunisia con l'apporto di due aerei Il Tiger Moth e uno Stearman. Cinque anni dopo ha partecipato alla realizzazione di un altro film; "U571" nel quale il  Fiat G.59 fu trasformato in caccia tedesco.

Ha volato su diversi aeromobili: P.51 Mustang, Spitfire, Thunderbolt, Sea Fury, Texan T.6, Delphin L.29 jet, Mig. 15.  

Prima della radiazione dell'F.104 Starfighter, con il titolo di pilota giornalista, ebbe la fortuna di pilotarlo anche in volo acrobatico.

 

The Aviation