Museo Piana delle Orme

Il Museo di Piana delle Orme,a Borgo Faiti in provincia di Latina, insieme al Museo dell’Aeronautica di Vigna di Valle, al museo di Volandia a Malpensa e al museo Baracca di Lugo di Romagna fa parte della rete nazionale dei musei aeronautici (ReNMA).

Sviluppato su una superficie di 45000 mq e comprendente oltre 50000 reperti storici che spaziano dalla tradizione locale alla seconda guerra mondiale fino ai giorni nostri, nasce dalla collezione di Mariano de Pasquale.

Realizzato sull’omonima azienda agrituristica, Piana delle Orme non è solo un museo, ma raccoglie una serie di percorsi tematici dalla vita contadina del tessuto sociale dei primi del 900, dalle grandi opere di bonifica delle paludi Pontine fino alla rappresentazione dei grandi eventi che determinarono il corso del secondo conflitto mondiale come lo sbarco di Anzio. 

Creato nel 1997 con fondi completamenti privati oggi è diventato una meta per i tanti appassionati di storia moderna che si trovano come noi a passare per la capitale.

I percorsi principali sono di due tipi, quello agricolo e quello bellico, entrambi di estremo interesse Nel primo si possono visitare i padiglioni del giocattolo d’epoca, quello della bonifica delle paludi Pontine fino ai mezzi agricoli e la vita dei campi, mentre per quanto riguarda quello bellico di rilevanza troviamo i padiglioni delle deportazioni, dei mezzi bellici fino agli eventi di El. Alamein e lo sbarco di Anzio fino alla battaglia di Cassino.

Per gli appassionati di aeronautica dal 07 ottobre scorso troviamo importanti novità.

Si è inaugurato infatti un’area espressamente dedicata all’aeronautica con alcuni aerei splendidamente restaurati e, come nel caso del Loocheed PV-2 “Harpoon”, unico esemplare reperibile in Europa.

Avendo qualche ora, poche per la verità, a disposizione abbiamo approfittato di queste novità per una veloce visita che per esigente di luce, fotograficamente parlando, abbiamo relegato alla sola parte aeronautica.

Tutti i velivoli sono all’aperto e posizionati in modo da poterli osservare e fotografare, luce permettendo, a 360 gradi, le condizioni attuali sono perfette e speriamo che rimangano tali a lungo, anche se consapevoli che l’essere a cielo aperto esposti alle intemperie non aiuta.

Noi siamo arrivati dopo una giornata grigia e plumbea che però verso il tramonto si è trasformata regalandoci una luce spettacolare che, mescolata con i colori caldi dell’autunno ha permesso scatti davvero particolari. 

Ci accoglie subito oltrepassato l’ingresso un F104  e un C-119 che data la sua staffa si rivela problematico fotografare nella sua interezza.

La voglia di visitare i padiglioni è tanta, ma siamo quasi agli sgoccioli con la luce e ci affrettiamo nell’area dove ci sono gli altri velivoli e alcune imbarcazioni della Guardia di Finanza protette sotto delle tensostrutture appositamente realizzate per proteggerle.

L’Harpoon attira subito la nostra attenzione, oltre ad essere un esemplare unico è splendidamente restaurato.

E’ stato un pattugliatore marittimo usato prevalentemente nel Pacifico durante la seconda Guerra Mondiale per contrastare le forze aeree Giapponesi e questa macchina è giunta al museo nel 2016 dopo un lungo periodo rimasto nel deposito di Torricola (Roma).

Oltre a questo splendido aereo troviamo un T6 Texan, un F-86K, uno dei pochi SIAI 211 prodotti, un MB-326 e due Piaggio P-166, uno con le insegne dell'Aeronautica -militare e uno con la livrea della Guardia di Finanza. Sempre delle Fiamme Gialle è presente anche un Nardi NH-500, un modello utilizzato tutt'ora.

Le condizioni di luce al pomeriggio permettono ottimi scatti e la scarsa affluenza, speriamo solo di quel giorno, ha concesso fotografie senza persone attorno.

Impossibile non notare lo spazio verde ancora a disposizione pronto ad ospitare, non appena ve ne sia la possibilità, altri velivoli o mezzi militari in modo da ampliare la già ben fornita collezione.

Tutto questo, va rimarcato, è merito di associazioni e privati che quotidianamente offrono tempo e fatiche per rendere gradevole la visita, oltre che agli sforzi fatti dai Comandi delle varie Forze Armate che si sono impegnate a fornire i vari esemplari al museo.

Gli orari poi, soprattutto con la bella stagione sono molto ampi, l'apertura del parco tematico è alle nove, mentre  la biglietteria chiude alle 18, ma il parco resta aperto fino alle 20:30 regalando sicuramente splendidi scatti con la luce del tramonto.  

La nostra visita purtroppo è durata poco e ci siamo limitati alla sola sezione aeronautica, ma di sicuro, la prossima volta ritorneremo con calma per visitare in modo più approfondito tutti i padiglioni che abbiamo giocoforza tralasciato questa volta, siamo sicuri che ne varrà la pena. 

In questo articolo abbiamo proposto una piccola selezione di quanto potrete trovare visitando il museo.

La serie completa al seguente link: Museo Piana delle Orme

A questo link l'articolo di Spotters Magazine: Piana delle Orme, Spotters Magazine

 

Buona visione.

 

The Aviation