Sater 01-2018 Boscomantico di Verona

27 Marzo, un velivolo MB339 PAN decolla dall’aeroporto di Cameri con destinazione Rivolto, sede del 313° Gruppo Addestramento Acrobatico.

Ad un certo punto, sorvolando il territorio della Lessinia, il pilota dichiara un’emergenza ed entrambi gli occupanti del velivolo sono costretti a lanciarsi. La traccia radar del 339 sparisce dai radar del controllo del traffico aereo subito dopo.

Alle ore 11 viene dato l’allarme e immediatamente si attiva la macchina dei soccorsi, un primo velivolo si alza da Linate per portarsi in zona dove grazie all’ultima posizione riportata dal radar, l’uso di satelliti e la geolocalizzazione di un cellulare di uno dei componenti l’equipaggio si individua l’area dello schianto poco a est di località Scandole.

Tutto questo è il preludio, di una grande esercitazione di soccorso e recupero, la Sater 01-2018. 

Questo tipo di esercitazione organizzate da Aeronautica Militare permette di consolidare l'addestramento del personale dei Reparti di volo italiani del Soccorso Aereo, dei Centri di Coordinamento e delle Squadre di terra alla gestione delle operazioni di ricerca e soccorso nel difficile ambiente montano, sia di giorno che di notte, favorendo la reciproca conoscenza e lo sviluppo di procedure comuni.

"Mettere a fattor comune le competenze acquisite e consolidate nel corso negli anni sviluppando un unico linguaggio nel campo della ricerca e soccorso, per il bene comune" ci spiega il Colonnello Alfonso Cipriano, del COA (Comando Operazioni Aeree) di Poggio Renatico che ha la direzione della SATER, aggiunge inoltre che tali esercitazioni vengono realizzate su tutto il territorio nazionale per conoscerlo ed interagire con tutte le autorità locali. 

Le operazioni prevedono la creazione di un PBA, Posto Base Avanzato, individuata nell’aerea di proprietà comunale a nord del sedime aeroportuale di Boscomantico dove ha sede la Squadra Volo di Protezione Civile, Sez. A.N.A. di Verona che fornirà ospitalità a tutte le forze operanti durante la giornata.

Non è la prima volta che nel nostro territorio si esegue questa esercitazione, era successo nel 2011 quanto la SATER si tenne alle pendici del Monte Baldo e dove sempre la Squadra Volo di Verona vi aveva preso parte attivamente.

Moltissime le forze schierate, da Aeronautica che oltre al COA che ha la Direx delle operazioni dispiega il personale del locale 3° Stormo di Villafranca.

Questi si occupano delle comunicazioni radio e del meteo con una biga mobile, garantiscono inoltre la sicurezza degli atterraggi e dei decolli con i “Marshall” e si fanno carico delle operazioni di rifornimento degli assetti e antincendio per tutta la superficie del PBA, troviamo inoltre un Operation Manger e un addetto alla Pubblica Informazione provenienti dal 15° Stormo di Cervia.

Il Corpo Nazionale del soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) predispone una quarantina di volontari del’11ª Delegazione (Verona, Padova e Vicenza).

Una ventina inoltre i Vigili del Fuoco, con 3 unità cinofile e tutto il supporto mobile per le trasmissioni radio e dati in tempo reale, provenienti da Venezia.

Gli assetti, termine tecnico per descrivere gli aeromobili impiegati sono tre, un AB412 della Guardia di Finanza proveniente dal Gruppo Volo di Bolzano, un AB412 di Vigili del Fuoco del Reparto Volo di Tessera e un AB212 della Polizia di Stato del 3° Reparto Volo di Bologna. 

Una volta allestito il Campo Base e arrivati gli aeromobili si è provveduto a familiarizzazione degli equipaggi con le squadre del CNSAS, le operazioni sono poi entrate nel vivo con il briefing generale dove sono state spiegate le modalità di ricerca e soccorso. 

I decolli sono iniziati alle 14 e i voli si sono susseguiti fino al completo trasferimento delle nove squadre di soccorso in Lessinia che hanno iniziato una ricerca a “rastrello” nell’area individuata nell’ipotetico atterraggio dei piloti dell’aereo.

Le attività di volo sono state intense fino al ritrovamento dei due “survivor” verso metà pomeriggio.

L’esercitazione non è stata esente da problemi, in primis alcune defezioni di assetti che per vari motivi non hanno potuto prendervi parte. Questo ha reso il compito di quelli presenti ancora più gravoso dovendo sobbarcarsi il trasporto di molte squadre di soccorso e poi la neve, trovata in quota, ha complicato le operazioni di ricerca e recupero.

Sono complicazioni che però rendono il tutto molto più reale in caso di intervento vero e servono a migliorare l’addestramento dei vari componenti dell’esercitazione. 

Nel tardo pomeriggio gli assetti hanno lasciato la base e il Col. Cipriano, insieme ai suoi collaboratori, ha effettuato il de-briefing rilevando la buona operatività dei partecipanti che non hanno riscontrato grosse problematiche.

Tutte le forze in campo si sono ben comportate e l’obiettivo di cooperare in sinergia è stato raggiunto.

I ringraziamenti, d’obbligo, sono andati a tutti i volontari e ai loro responsabili, anche la Squadra Volo di Boscomantico, ha ricevuto il plauso della direzione per la fattiva collaborazione e disponibilità per la logistica della base operativa. 

Il Vice caposquadra ha ricevuto inoltre un Crest, appositamente realizzato dal COA a ricordo della giornata.

Per noi una grande soddisfazione, e la consapevolezza di aver valorizzato, ancora una volta, le capacità operative del nostro aeroporto, che ben si presta per queste operazioni.

Non è escluso, ma al momento restano solo ipotesi, che tale aerea non venga ancora utilizzata in futuro per altre e ben più complesse esercitazioni.

 

Di seguito altre immagini della giornata, mentre tutte le fotografie sono consultabili e scaricabili al seguente link:

SATER 01_2018

 

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