Jesolo Air Show

Domenica 9 settembre le Frecce Tricolori sono tornate a solcare il cielo sopra l’Adriatico, ospiti dello Jesolo European Air Show, evento che si rinnova annualmente e che da’ la possibilità ad appassionati e non di ammirare straordinaire evoluzioni di piloti acrobatici, jet e molto altro.

 All’edizione 2018 l’assenza del Reparto Sperimentale Volo (RSV) con gli assetti Eurofighter Ef-2000 Typhoon, Tornado, M-346 e C-27J Spartan (che normalmente si esibiscono negli air show nazionali ed internazionali) si è fatta sentire, ma l’apporto dell’Aeronautica Militare è stato importante per la buona riuscita della manifestazione e le esibizioni dei partecipanti sono state all’altezza di uno spettacolo unico nel suo genere.

Il tradizionale sorvolo lungo i 3 chilometri di display line dell’HH-139 del 15° Stormo, con bandiera tricolore ed inno nazionale, ha dato inizio allo spettacolo proprio con una dimostrazione di ricerca e soccorso (SAR - Search and Rescue) di un naufrago, simulato per l’occorrenza da un componente dell’equipaggio. Il velivolo ad ala rotante ha dato dimostrazione delle straordinarie doti di volo, compiendo tipiche manovre previste durante operazioni reali.

Assecondati dalla voce dello speaker del 15° e con l’ascolto delle conversazioni radio direttamente dalla cabina di pilotaggio, il pubblico ha potuto apprendere le procedure e la professionalità che gli uomini del SAR, ogni giorno 24H per 365 giorni l’anno, mettono in campo per salvare vite umane.

Gli assetti ad ala rotante hanno visto anche l’intercettazione da parte di un Agusta NH-500D della Guardia di Finanza su di un motoscafo simulante un mezzo ostile in fuga. Ingaggiato quest’ultimo, che con manovre evasive cercava invano di defilarsi , i piloti della GdF con abilità hanno saputo arrecare disturbo al mezzo e intervenire tempestivamente contro la minaccia, bloccandola. L’NH-500D ha dato prova di ammaraggio e relativo flottaggio in mare, prima di abbandonare la zona di esibizione.

A completare la rassegna ala rotante, l’elicottero Agusta-Bell AB-412 dei Vigili del Fuoco, anch’esso con una dimostrazione nell’uso del verricello nel recupero di un disperso.

Non sono mancate le evoluzioni di piloti professionisti e un primo assaggio acrobatico è stato dato da un CAP-21 e CAP-10 che, con tipiche manovre basiche ed altrettante figure più complesse, hanno tenuto il pubblico col naso all’insù, con lo sguardo fisso nel cielo azzurro e gli aeroplani che disegnavano figure geometriche in continua evoluzione, assecondati dai fumogeni bianchi.

Ha fatto la comparsa sul litorale anche il velivolo Fly Syntesys Texan, un ultraleggero da primato: realizzato in fibra di carbonio e resine epossidiche, carrello retrattile, autonomia di circa 9 ore, una potenza di 100 cavalli, è uno dei gioielli della ditta italiana che da tempo compie “raid aerei”, riuscendo a percorrere lunghe distanze in totale affidabilità. E’ l’evoluzione di una categoria di aeromobili, quella da diporto sportivo, in continua evoluzione, nulla da invidiare ai più noti velivoli da turismo.

Rimanendo in tema “volo leggero”, il programma ha previsto l’esibizione di un anfibio Savage, pilotato da un ex pilota A.M.. L’eleganza, la silenziosità ed il facile librarsi in aria ha stupito e affascinato il pubblico, compiendo manovre al limite delle possibilità consentite.

Immancabile il Team Blue Voltige composto da due velivoli Fournier. L’esibizione, completamente assecondata da note musicali, è stata espressione di precisione ed eleganza, trasmettendo un volo poetico e armonico.

Non si poteva tralasciare la componente militare: primo fra tutti il caccia da superiorità aerea SAAB JAS-39 Gripen, di nazionalità ungherese. Arrivato dalla 59th di Kecskemét Air Base, con un ingresso sulla display line ad alta velocità ha entusiasmato gli spettatori con virate, tonneau, looping ed una performance accentuata dal tipico boato del post-bruciatore. Una vera chicca per grandi e piccini.

Delle due pattuglie acrobatiche presenti, la Patrouille Suisse ha interpretato il volo con uno stile ineguagliabile: grazie alle doti del piccolo ma potente F-5 Tiger II ed al sottofondo musicale il programma del Team elvetico ha tenuto gli occhi dei presenti rivolti al cielo, alternando lo stupore delle figure acrobatiche in evoluzione al rumore inconfondibile di sei caccia in formazione. Il gioco di prospettiva e l’elegante livrea rosso-bianca con disegnata l’inconfondibile croce svizzera hanno dato vanto alla rappresentanza elvetica, in un repertorio inizialmente con la formazione al completo e in secondo tempo divisa per alternarsi con i due solisti.

Come già discusso in un precedente articolo (Il “Tiger” svizzero, 10 febbraio 2018) il caccia F-5 milita nella forza aerea da ormai quarant’anni. Della sua dismissione se ne sta parlando da tempo, dato che il numero di velivoli attivi ed efficienti è ridotto al minimo dopo svariate vendite della restante flotte. Ciononostante l’organico della patrouille Suisse è a disposizione durante la stagione acrobatica estiva, sottraendo i velivoli in servizio presso i Reparti.

Come da prassi, le Frecce Tricolori hanno concluso l’air show con i fumi verdi, bianchi e rossi che tutto il mondo ammira. Il “volare in coro” (riprendendo una famosa citazione) dei 10 Aermacchi MB-339PAN è perfetto, senza sbavature e con un ritmo incalzante tra la formazione di nove ed il solista. Cardioide, Tonneau a botte, Scintilla tricolore, Bomba…il repertorio consolidato della pattuglia si evolve sopra il litorale di Jesolo, con Pony 10 che prende la scena per dimostrare le doti del 339 (velivolo che a quasi quarant’anni dall’ingresso in linea continua a formare giovani piloti).

L’affiatamento tra i piloti del 313° Gruppo è tale che separazioni, ricongiungimenti ed esecuzioni di manovra vengono svolte con apparente semplicità, ma le ore di addestramento, briefing e preparazione psico-fisica sono alla base di questo successo e nel far squadra…per affrontare le sfide di oggi e di domani.

Il cielo colorato dai fumi della PAN e la formazione che sfila per l’ultima volta in segno di saluto sancisce il termine di un pomeriggio intenso, quanto le due giornate di attività (dato che il giorno Sabato 8 era dedicato, come di consueto, ai voli prova o di ambientazione). Un plaso va all’organizzazione per aver riproposto uno spettacolo ricco ed emozionante, dando vanto ad una località balneare da sempre meta turistica.

Un arrivederci al prossimo anno allora, con un programma che ci riserverà altre sorprese e novità!

Testo e immagini Christian Vaccari