Base Tuono: testimone silenzioso della guerra fredda

La montagna per molti è luogo di relax, escursionismo e villeggiatura. Passeggiare nei sentieri immersi nella vegetazione boschiva, osservare tutto ciò che ci circonda da una prospettiva privilegiata quale l’alta quota ed ammirare flora e fauna evolversi nel proprio habitat naturale…immutato. Vivere la montagna significa rispettare la natura, agire con il minor impatto ambientale per salvaguardare uno dei polmoni della nostra madre terra.

Non è semplice ripensare alla quotidianità dei nostri soldati alpini durante il primo conflitto mondiale, posizionati in trincea a difesa dei confini nazionali, sulle alte vette che oggi, con serenità e spirito d’avventura, affrontiamo durante il tempo libero. Condizioni difficili per chi, di origine o conoscitore dell’ambiente montano, può comprendere e trasmettere ai meno esperti in materia. Il clima, le avversità atmosferiche, la morfologia del territorio e la logistica sono in grado di mettere alla prova chiunque, anche il più valoroso dei combattenti.

Situazioni lette nei libri di storia, ma inedite per un periodo storico successivo alla Seconda Guerra Mondiale: la Guerra Fredda. Ebbene si: ancora una volta un luogo suggestivo quale la montagna è stato il sito di un Gruppo di difesa della nostra Forza Armata, luogo per decenni non ampiamente conosciuto dalla popolazione locale.

Siamo all’interno di Passo Coe (1610 m.s.l.m.), a pochi chilometri dal Comune di Folgaria, in Provincia Autonoma di Trento. Lo scenario è quello tipico di quando, con la famiglia, si decide di fare una scampagnata in alta quota: località sciistica invernale, da trekking o mountain bike in estate…le attività in montagna non hanno sosta tra una stagione e l’altra; stessa cosa per i pastori e la produzione di latte e formaggi nelle malghe circostanti.

Parte dei pascoli di Malga Zonta (circa 16 ettari a 1543 m.s.l.m.) presenta un lago, un punto ristoro e un hangar con tre missili puntati al cielo……Millisi? Non è un errore di battitura, è proprio il sito dell’attuale Museo “Base Tuono”, ciò che rimane della sezione di lancio Alpha del 66° Gruppo IT (Intercettori Teleguidati) Monte Toraro.

La base fu attiva dal 1966 al 1977 e costituì la spina dorsale del sistema di difesa contro eventuali attacchi dall’Unione Sovietica. Fra le 12 unità missilistiche realizzate nel Nord-Est d’Italia, Base Tuono è la più alta in quota dopo Pizzoc e Grappa.

Grazie agli accordi presi tra Comune di Folgaria, Aeronautica Militare, Patrocinio della Fondazione Museo Storico del Trentino e la Provincia Autonoma di Trento, il 3 ottobre 2010 venne ufficializzato mediante cerimonia il riallestimento del sito, da un’idea già avanzata a fine anni ’90 e ripresa nel 2009 con il progetto di realizzazione del bacino d’acqua per l’innevamento programmato. Nel 2013 l’A.M ha riconosciuto Base Tuono quale sito museale rappresentativo del sistema d’arma Nike-Hercules.

Il museo da’ l’opportunità di conoscere il funzionamento del sistema Nike e l’operatività presso la ex Base NATO. La sezione Alpha altro non è che una delle tre sezioni di lancio, assieme a Beta e Charlie (anche se la Charlie non fu mai armata) e presenta l’hangar di ricovero missili adibito a mostra con rappresentazioni tecniche, storico-geografiche, divise d’epoca, video illustrativi, apparecchiature e vettori Ajax ed Hercules (quest’ultimo didattico).

Il piazzale antistante ripropone i binari sui quali scorrevano i vettori Nike-Hercules e tre rampe sulle quali spicca verso l’alto il sistema d’arma in questione. Un riallestimento fedele a quello storico, a testimonianza di un operato che per decenni, in silenzio, ha salvaguardato la pace e la vita sul suolo nazionale. A lato del piazzale, il bunker scrupolosamente ripulito dallo stato di abbandono ed accessabile con visita guidata (idem per la parte radar), all’interno del quale assistere ad una simulazione di lancio come avveniva per le esercitazioni/stati d’allarme.

Caratteristica delle basi di difesa missilistiche era la suddivisione della zona Gruppo IT in 3 aree operative. Nel nostro caso, Base Tuono sorge sull’aerea lancio; l’area controllo sulla vetta di Monte Toraro (1897 m.s.l.m.); l’area logistica a Tonezza del Cimone (990 m.s.l.m.).

Data l’impossibilità di compiere una visita al museo comprendendo le apparecchiature collocate sul Toraro (in linea d’aria più di 3000 metri ed attualmente area dismessa) radar vari e carri di controllo sono stati collocati all’interno dell’aerea museale, arricchendo la trattazione in materia e la comprensione di quanto il sistema fosse collaudato ed affidabile.

L’intera caserma ubicata a Tonezza, specialmente nel periodo invernale, rendeva il viaggio di collegamento ostico per certe condizioni di innevamento. Per tale motivo, all’atto del cambio turno erano stati costruiti alloggi con mensa in una sede “Decentata” a circa 200 metri dall’area di lancio. Ancora più difficili erano le condizioni degli addetti radar di Monte Toraro: le nevicate di quegl’inverni obbligavano ad aprirsi la strada in alcuni casi senza l’aiuto di mezzi meccanici e a proteggere le apparecchiature sensibiliti con adeguate difese.

I siti di lancio dei Gruppi IT assicuravano la difesa H24 per 365 giorni l’anno, senza interruzione.

L’opportunità offerta del museo Base Tuono, quale testimone dell’epoca Guerra Fredda, è riferita non solo a scuole ed appassionati dell’ambito militare, ma a tutti coloro anche semplicemente incuriositi da questi grandi missili ,che per anni hanno creato deterrenza contro un’ipotetica avanzata sovietica.

E’ bene ricordare che solo in 7 basi italiane alcuni Hercules erano armati con teste di guerra nucleari, mentre il restante quantitativo era di tipo convenzionale. Il 66° Gruppo IT di Monte Toraro possedeva soltanto Hercules con teste di guerra convenzionali.

Completata la visita sarà possibile acquistare qualche gadget ricordo e, agli interessati, il libro “Cieli Fiammeggianti” per ripercorrere gli anni della difesa missilistica nella seconda metà del ‘900, fino all’attuale Base Tuono.

Anno dopo anno il museo ha saputo rinnovarsi, crescendo ed offrendo ai visitatori (in continuo aumento) la comprensione di un capitolo poco conosciuto di storia italiana, unica testimonianza in Europa.

E di cambiamenti se ne sta già parlando da qualche tempo, visto che a lato dell’hangar è stato eretto un tendone con all’interno un velivolo Lockheed F-104 Starfighter. Si tratta del primo step di una nuova ala espositiva, dedicata agli aerei contemporanei al sistema Nike-Hercules.

L’F-104S-ASA (c/n 1081) MM6781 "5-31" è attualmente in fase di verniciatura per mano della Sezione GAVS di Trento, dopo esser stato prelevato dall’Aviosuperficie Montegiorgio (FM), smontato, trasportato e riassemblato a Base Tuono (4 maggio 2017). Riceverà la stessa livrea adottata quando, nel 1972, fu consegnato da Aeritalia all’Aeronautica Militare presso il 155° Gruppo “Pantere Nere” del 50° Stormo di Piacenza, con codici 50-01. Doppio è il legame fra il caccia ed il Nike-Hercules: al 155° Gruppo venne assegnato il ruolo “Strike”, facendo di questo Starfighter un caccia bombardiere da attacco nucleare (com’erano alcune teste di guerra dei missili Hercules); infine il 50° Stormo era intitolato alla memoria del Capitano Pilota Trentino Giorgio Graffer (caduto in Grecia nel 1940), della stessa provincia dove sorge il museo.

Le premesse per il futuro sono positive e l’F-104 verrà affiancato anche da un Fiat G-91.

La bella stagione non è ancora terminata, il sole su Passo Coe continuerà a splendere facendo luccicare i maestosi Nike-Hercules puntati verso l’azzurro del cielo, lo stesso cielo che tanti anni fa in silenzio proteggevano fedelmente, assicurando in qualsiasi momento pace e quieto vivere fra popoli.

Base Tuono Vi aspetta!

 

Testo e Foto: Christian Vaccari