1983: Buon Natale !

 Immagine di Achille Vigna, via archivio di Augusto Laghi
Immagine di Achille Vigna, via archivio di Augusto Laghi

L’accostamento nel titolo di una data ed un augurio non è un puro caso, bensì la sintesi di una ricorrenza che spesso è visibile nei Reparti della nostra Aeronautica Militare Italiana.

Il soggetto in considerazione è un G-91Y “Yankee” (secondo l’alfabeto fonetico internazionale) in forza al 101° Gruppo CBR (Caccia-Bombardiere-Ricognitore) dell’ 8° Stormo, presso la base aerea Urbano Mancini di Cervia-Posignano (Ravenna). La MM6448 tra dicembre 1983 e gennaio 1984 fu dipinto di blu con una grande cometa di Natale gialla per l’intera lunghezza della fusoliera. Il risultato fu uno dei primi “Special Colours”, che negli anni a seguire comparvero tra le linee volo delle basi militari italiane.

La coreografia della tipica cometa nel cielo stellato fu arricchita dalla scritta AUGURI ed il numero 101 sul ventre del velivolo, allo scopo di inviare ai presenti l’augurio di buone feste durante i sorvoli. 

G91-Y. Foto Aeritalia, collezione The Aviation
G91-Y. Foto Aeritalia, collezione The Aviation

Il G-91Y nacque dall’idea dell’Ing. Gabrielli come potenziale successore del G-91R. Il requisito cardine del progetto fu l’adozione di un impianto propulsivo doppio, incrementandone quindi le possibilità di successo della missione. La scelta andò al turboreattore a flusso assiale General Electric J85-13A con postbruciatore (prodotto su licenza dall’ Alfa Romeo), motorizzazione adottata anche dal caccia leggero Nortrhop F-5 Freedom Fighter, ma con una peculiarità unica nel suo genere: singola presa d’aria per due impianti propulsivi. La cellula dell’Y nasceva dalla variante di quella dell’R con proporzioni che si avvicinavano alla versione biposto G-91T. La presa d’aria si presentava simile ma con una caratteristica interna distintiva: la forma del condotto a Y rovesciata per la spartizione del flusso d’aria ai due motori. Tale evidenza tecnica compromise le prestazioni dello Yankee, provocandone per determinate configurazioni di quota, assetto e velocità anomalie nel funzionamento dei turboreattori.

Sin dal primo volo di collaudo avvenuto il 27 dicembre 1966, lo Yankee ottenne comunque buoni risultati inerenti alla corsa di decollo grazie all’inserimento del postbruciatore, indice di un aumento di accelerazione rispetto all’ R, ma nessun miglioramento in velocità massima (Mach 0,9). Potè godere di una maggiore capacità dei serbatoi, 1815 Kg di carico bellico rispetto ai 450 Kg precedenti, 2 cannoni DEFA da 30 mm e 3 fotocamere da ricognizione poste sul muso. Per migliorarne la controllabilità alle basse velocità vennero inseriti degli “slats” nel bordo d’entrata delle ali a freccia, alule ad apertura automatica che rientravano con l’incremento di velocità, e degli smorzatori di beccheggio e imbardata rispettivamente su semiequilibratori e timone.

Gli esemplari prodotti dall’Aeritalia vennero schierati presso il 13° Gruppo (32° Stormo) e il 101° Gruppo (8° Stormo). Vi fu anche la possibilità di esportare la versione Y oltre il territorio nazionale, ma il tentativo di vendita a Svizzera ed Egitto non ebbe i frutti sperati.

La vita operativa dello Yankee cessò definitivamente il 26 novembre 1994, con uno splendido G-91Y (MM6444) dipinto con lo stemma del 101° Gruppo CBR. Dal primo “special” uscito dall’hangar, improntato con grafiche e colori di semplice realizzazione, si giunse a rappresentazioni dettagliate e ben curate, segno di una tradizione che ha saputo esprimere al meglio gli anniversari e lo spirito dei Reparti di volo.

Con lo stesso entusiasmo vissuto al 101° nell’ammirare in volo il primo di una serie di velivoli celebrativi, un augurio “speciale” a tutti Voi di buone feste: che la stella cometa anche quest’anno sia rombante come quel lontano 1983!

 

Testo Christian Vaccari, immagini Augusto Laghi, Claudio Toselli, Achille Vigna e The Aviation