A volte capita di visitare un museo con annessa officina o reparto manutenzione e di vedere velivoli smontati, o pronti per esserlo in attesa di restauro per essere poi rimessi in mostra.
Per molti sono velivoli che dicono poco, a volte un ammasso informe di metallo che poco si abbina alla forma dell'aereo conosciuto.
Io resto sempre affascinato e non manco mai di fare qualche scatto ripromettendomi poi, una volta a casa di indagare sulla vita dell'aereo.
E' il caso di questo Harrier GR.5A trovato qualche anno fa parcheggiato all'interno del hangar officina di Duxford.
Ancora montato era in attesa di cure per riportarlo al suo originale splendore.
Consegnato alla Royal Air Force nel 1992 ha operato per conto del 1° Squadron fino alla sua conversione in GR.7.
Annovera diverse apparizioni a vari air show e altrettanti impieghi operativi nella sua lunga vita. A volato nel Kosovo nel 1999 e durante l'operazione “Deliberate Force” nel 2001 e ancora in Afghanistan nel 2006, dove ha eseguito oltre 40 missioni di combattimento.
Rientrato in Inghilterra, via Malta, nel 2007 per essere inserito nel programma di conversione a GR.9 è stato reimpiegato in Afghanistan come parte della Joint Task force Harrier verso la fine del 2008.
Nel luglio del 2009 è rientrato a Cottesmore e all’inizio del 2010, in transito alle Azzorre con destinazione Nellis AFB nel Nevada, ha subito un problema idraulico con perdita di olio dai carrelli che a contatto con i freni caldi ha generato un incendio con danni abbastanza gravi.
A causa dei tagli di bilancio la flotta Harrier è stata ritirata dal servizio e quindi anche le riparazioni del velivolo sono state annullate. Il velivolo è stato considerato CAT5 (rottame) nel dicembre 2010 e conservato a Cottesmore fino al gennaio 2012 quando si è concretizzata la vendita all’Imperial War Museum.
Anno dopo anno ho visto le fasi di lavorazione e durante l’ultima mia visita al Flying Legends di luglio non l’ho trovato a Duxford.
Ad agosto sono ritornato a Londra in vacanza con la famiglia e dopo diversi anni di assenza ho voluto rivedere l’Imperial War Museum di Lambeth Road, con mia grande sorpresa, alzano gli occhi, ecco apparire la sagoma dello ZD461 appeso al soffitto (posto non proprio consono per un velivolo).
Grazie ad un programma di modernizzazione, che poco condivido, il museo ha cambiato il modo di esporre i suoi pezzi e sviluppato più piani dove osservare le varie sezioni storiche, oltre all'Harrier c’è anche uno Spitfire, e una V1 che, in questo modo, si possono ammirare da tutti i punti vista.
Non smetterò mai di pensare quanto siano avanti in questo paese dove la ricerca e la cura di quello che ha fatto la storia sia fondamentale nella loro cultura.
Testo e foto by The Aviation